Risate e verità raccolte tra la gente

Enzo Driussi ha scritto un piccolo libro di aforismi e battute di origine popolare
ANTEPRIMA bar da pozzo piazzale Cella
ANTEPRIMA bar da pozzo piazzale Cella

«Due cannibali a tavola. Uno sbotta: Non ce la faccio più con mia moglie. E l'altro: Beh, finisci almeno le patate!». «Un vero politico è quello che non fa un bel niente, ma lo fa con grande autorità e competenza». «Toni, è tanto che non ti vedevo. Sono stato due mesi in coma... Beato te che vai in giro!».

Sono tre esempi (Scusate la traduzione!) delle storielle “Scoltadis...lant atòr” da Enzo Driussi e quindi raccontate in un piccolo, prezioso volume che – come ha scritto Sergio Gervasutti nella prefazione – mette allegria, ma induce anche a qualche riflessione.

Il rapporto di coppia, i vizi (molti) di lui e le virtù (poche) di lei, le malattie vere o immaginarie (“Le donne nascono sane, vivono malate e muoiono... vedove”) , le degenerazioni della politica sono gli obiettivi preferiti da Driussi, che lancia i suoi strali a destra e a manca, senza guardare in faccia – come si suol dire – a nessuno”. Da quando è – se così si può dire - in pensione (“per vivere” ha lavorato 38 anni all'Associazione Commercianti) è un battitore libero, ma anche un personaggio completo. E fortunato. Perché si occupa di un sacco di cose e lo fa sempre per diletto.

Enzo Driussi, classe 1947, è un garbato poeta che spazia dai temi amorosi a quelli giocosi e un tantino goliardici; un musicista, compositore e suonatore di fisarmonica (da quando aveva 4 anni) in quel di Pasian di Prato e un graffiante umorista - come abbiamo visto - con spesso irresistibili apologhi e aforismi in friulano. E' anche giornalista pubblicista: fino a pochi anni fa ha diretto Il Commercio friulano, adesso è responsabile di Stelutis Alpinis dell'Uoei, di Fuarce Cividàt dell'Ana e de L'osteria friulana, il notiziario semestrale del Comitato Difesa Osterie, la sua creatura prediletta. Nato nel 1984, da allora il Comitato combatte contro pizzerie, fast-food, paninoteche e... cineserie “per la tutela della civiltà del bere e del mangiare”. Dopo essere stato tra i venti fondatori, Driussi ne ha assunto, nel 1998, la presidenza, che tuttora detiene.

Tornando al libro “Scoltadis … lant ator” - che è edito da Aviani & Aviani e presenta una bella serie di vignette di Luca Vergerio - va ricordato che l'omonima rubrica é nata sul settimanale Il Friuli, al quale Driussi cominciò a collaborare negli anni '90 quando Gervasutti ne era il direttore. E quel “lant a tòr” spesso non significa altro che la bettola, la taverna, il luogo di mescita .E il vino è uno dei temi ricorrenti delle sue facezie (ma le osterie si difendono anche così!). (m. bl. )

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