Rinvenuta una nuova bomba alla Transalpina di Gorizia: verrà fatta brillare il 20 ottobre
È il sesto ordigno da quando sono iniziati i lavori nell’area. Entro quella data gli specialisti si aspettano di trovare nelle vicinanze altre bombe inesplose

Sarà fatta brillare il 20 ottobre la nuova bomba d’aereo della Seconda guerra mondiale venuta alla luce appena oltre il confine italo-sloveno nel corso dei lavori di riqualificazione dello scalo ferroviario di Nova Gorica. In ordine di tempo, l’ordigno bellico da 104 kg di fabbricazione britannica è il settimo individuato nell’area transfrontaliera dal 2007, il sesto da quando è iniziato l’attuale intervento di trasformazione dell’area della Trasnalpina.
Come ha fatto sapere in una nota il Comune di Nova Gorica, la bomba con innesco meccanico è stata trovata dagli agenti dell'Unità statale per la protezione degli ordigni inesplosi lunedì mattina nella zona dei binari, davanti all'edificio della stazione. Dopo un attento esame, è stato constatato che non era danneggiata e che si trovava in buone condizioni.
Anche in base al punto in cui è stata trovata e al fatto che gli specialisti si aspettano di trovare nelle vicinanze altre bombe inesplose, l’intervento di messa in sicurezza non è stato ritenuto urgente, come invece era stato in agosto.
Gli artificieri del Nus hanno quindi deciso di seppellire nuovamente la bomba nel terreno, sorvegliarla 24 ore su 24, e ispezionare la zona di binari 5 e 6, quella del serbatoio dell’acqua e quella dell’Epic Center. Per portare a termine le verifiche avranno però bisogno di circa un mese.
Il comandante del Nus, Darko Zonjič, ha spiegato che durante questo periodo i lavori di ristrutturazione della stazione ferroviaria di Nova Gorica non si fermeranno. Gli artificieri si coordineranno con gli operai per evitare che si accumulino dei ritardi sul cantiere.
Del nuovo ritrovamento sono state informate le autorità italiane e allo stato attuale la data di evacuazione concordata con le Ferrovie slovene è appunto quella del 20 ottobre perché altrimenti, nel caso in cui venissero trovati nuovi ordigni, gli abitanti dovrebbero essere evacuati più volte. L'evacuazione dovrà essere nuovamente effettuata su entrambi i lati del confine, cioè sia a Gorizia, sia a Nova Gorica.
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