Rinnovato il contratto dei dirigenti d’industria Ecco tutte le novità
Manager del territorio riuniti nella sala di Electrolux Italia a Porcia per conoscere e approfondire le novità e migliorie del rinnovato contratto collettivo dei dirigenti di industria.
Dopo i saluti di Daniele Damele, presidente di Federmanager Fvg e Alessandro Pellis, consigliere nazionale, la parola è passata ai protagonisti dell’incontro. «Il rinnovo del contratto è sempre un risultato importante che non può essere mai dato per scontato»: apre così Mario Cardoni, direttore generale di Federmanager. «Siamo sempre pronti a raccogliere le sfide. Il contratto di oggi è costruito con gli obiettivi e accompagna il processo evolutivo, che ha subito anche il cambiamento culturale. Il punto cardine di questo rinnovo è che innova migliorando. Siamo intervenuti su tutti gli aspetti chiave del rapporto di lavoro per ridare al contratto un quadro di regole più adeguato alla figura del manager. Abbiamo invertito la tendenza rispetto al passato restituendo il ruolo e il peso al Ccnl di categoria». Ha poi illustrato le principali novità che riguardano gli aspetti della retribuzione, la varietà di tutele previste in caso di malattia, non autosufficienza, invalidità e morte, il sistema di welfare contrattuale (previdenza complementare, assistenza sanitaria integrativa, politiche attive del lavoro).
Caterina Miscia, direttore generale del Fasi, dopo un excursus sull’evoluzione del Fondo nonché sui suoi vantaggi, ha illustrato i principali cambiamenti per le aziende e per i dirigenti sia dal punto di vista di adesione sia di contribuzione.
«Il rinnovo del Ccnl ha ridisegnato strategicamente l’assistenza sanitaria contrattuale rinforzando la sinergia tra i due fondi», ha esordito Marco Rossetti. «Il primo risultato è stato la realizzazione della pratica unica che consentirà un ampliamento del livello dei rimborsi per gli iscritti. La gestione del servizio è stata affidata alla società Iws spa, costituita insieme da Federmanger, Confindustria e fondo Fasi, e a cui si è rivolto anche Assidai». —
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