Rilevano il locale dai cinesi e aprono un’osteria tipica

PORDENONE. I tempi difficili possono essere occasione positiva di cambiamento quando si ha il coraggio di andare controcorrente, magari acquistando un locale storico di Borgomeduna da gestori cinesi e ricondurlo alla sua vocazione originaria di osteria tipica.
E' quello che è riuscito a fare Rocco Grandi, consapevole che per far funzionare una attività imprenditoriale ci vuole passione e sacrificio, un messaggio che ha voluto esternare posando un mosaico sulla facciata del suo locale.
Realizzato da una artista della scuola di Spilimbergo, Sara Gazzolla, rappresenta un vigoroso leone alato della Repubblica Veneta signora di Pordenone per alcuni secoli . Ha in pugno la spada e sul libro aperto si legge il famoso motto latino "per aspera ad astra", "attraverso le asperità alle stelle".

Lo scopo dichiarato di Rocco Grandi è quello di dare ai propri concittadini un pungente incoraggiamento, convinto com' è che solo con il sacrificio si ottengono risultati diventando poi capaci di apprezzare anche quello degli altri.
Così quel leone di San Marco sembra l'emblema di una nuova vita del centro di Borgomeduna. Inevitabilmente la “piazzetta”, tanto cara ai vecchi borgomedunesi dove erano iniziate le barricate di Torre del 1921, dove dopo la guerra i giovani giocavano a pallone, dove i negozi erano molti e aperti anche alla domenica mattina , dove l'osteria di Gigi Mucignat teneva aperto fino all’una di notte, dove la Bepina Portolan vendeva verdura e lavorava a maglia, dove i Nardo facevano il pane, dove Marta dipingeva sotto la pioggia e dove la bottega dei Santarossa veniva ostinatamente chiamata “de' Pacega”, forse è definitivamente finita con questa generazione. Auguriamoci che il Leone alato di Rocco sia vigile e di buon auspicio per il futuro.
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