Riaperto lo spaccio alla Roncadin
Orario ridotto, presto sarà ampliato. L’azienda alla Fiera di Colonia

MEDUNO. Ha riaperto i battenti lo spaccio aziendale della Roncadin di Meduno, chiuso temporaneamente in seguito all’incendio del 23 settembre, che ha distrutto due terzi delle linee produttive. La proprietà ha annunciato che per questa settimana lo spaccio seguirà un orario ridotto: oggi dalle 17 alle 19 e domani dalle 8.30 alle 12.30. «Presto l’orario sarà ampliato, il tempo di organizzarci – assicura l'amministratore delegato Dario Roncadin – La riapertura dello spaccio era attesa, in molti ce l’hanno chiesto nelle giornate successive all'incendio».
Intanto l’azienda ha partecipato ad Anuga, salone mondiale dei prodotti alimentari ospitato alla Fiera di Colonia, dove ha presentato una nuova linea di pizze surgelate rettangolari, con impasto extrasottile o bordo tradizionale. «Il formato rettangolare è un trend in crescita: si adatta alla teglia del forno casalingo e consente di cuocere più prodotti contemporaneamente», spiega l’ad. La novità sarà messa in produzione quando l’impresa avrà concluso la costruzione di una nuova linea produttiva (prima metà del 2018). Roncadin propone la nuova pizza rettangolare in due versioni: extrasottile, realizzata col metodo di stesura a caldo, oppure col bordo alto per chi ama la tradizionale.
Il segmento delle pizze rettangolari e dei formati diversi dal tondo continua a crescere. «Piacciono non solo ai consumatori, ma anche ai buyer della grande distribuzione organizzata, i quali possono contare su una migliore ottimizzazione logistica e un’occupazione ridotta dello spazio nel banco surgelato dei supermercati – fa sapere Roncadin – La maggiore compattezza del prodotto aiuta anche a casa del consumatore». Anuga è una vetrina importante per l’azienda, che ricava il 70 percento del fatturato dall’export. «All’estero si ricerca il vero gusto italiano, perciò riserviamo massima cura a scelta degli ingredienti e processo per presentare un prodotto dal sapore autentico – sottolinea l’ad – Per la base usiamo un mix di farine di mulini italiani e l’acqua del bacino delle Prealpi Carniche. La farcitura è manuale».
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