Riabilitazione cardiologica Una sinergia Sacile-Cro

SACILE. Da otto giorni la cardiologia del Cro di Aviano è accorpata al polo cardio-riabilitativo sanitario: direttore il dottore Francesco Antonini Canterin. Sei medici pendolari e un grande futuro terapeutico da costruire per un bacino di area vasta. Altro che intonare il “de profundis” sulla sanità liventina, dove il 2017 è partito sotto la buona stella della sanità riformata in via Ettoreo. Non sarà una meteora: arriverà pure un fisioterapista nel dipartimento liventino cardiologico di prevenzione e riabilitazione, in collaborazione con pneumologia (diretta dal dottore Francesco Mazza) che è il settore integrato a cardio.
L’asse Sacile-Aviano. «Stiamo costruendo sinergie – ha confermato il dottor Antonini Canterin – per ottimizzare le prestazioni. In questo modo si realizza un maggiore equilibrio tra i tre poli cardiologici di Pordenone (diretto da Guglielmo Bernardi), San Vito (diretto da Daniela Pavan) e Sacile, appunto». Le affinità tra Sacile-Aviano: la vocazione alla ricerca, il tirocinio di medici specializzandi in formazione e l’attenzione alla cura, prevenzione e riabilitazione.
I numeri. I pazienti (a Sacile diversi dal Cro dove la cura è soprattutto per patologie tumorali) si sommano: oltre 20 mila in via Ettoreo e 15 mila nella cittadella sanitaria di Aviano. A Sacile l’incremento del flusso dei pazienti è costante, in collaborazione con il polo di Pordenone: quelli in riabilitazione post-acuzie nel 2016 si calcola +20%. La previsione 2017: +30%. «Un paziente in cura a Sacile – ha anticipato Antonini Canterin – potrà fare esami particolari nelle strutture del Cro e viceversa». L’obiettivo di lunga durata? «A Sacile la struttura attuale è ambulatoriale – ha confermato il direttore del polo cardiologico liventino –. La prospettiva è di implementarla con la riabilitazione cardio-pneumologica in degenza».
Le prestazioni. L’aumento di prestazioni e flussi di pazienti nel 2016 è stato nel reparto cardio. Dove le buone pratiche sanitarie sono cardio-riabilitative e di prevenzione cardiovascolare: la riabilitazione in degenza è uno degli obiettivi previsto dagli standard della riforma regionale. Sacile è anche un polo di attrazione e di eccellenza per la scuola di ecocardiografia: arrivano colleghi specializzandi da tutta Italia e anche dalla Cina.
Il potenziamento 2016. È stata attivata la riabilitazione polmonare in degenza da Francesco Mazza. «Il potenziamento dei servizi – ha confermato Antonini Canterin – è stato attivato per la riabilitazione cardio-polmonare nel 2016». I posti letto per la riabilitazione cardio-polmonare post-acuzie in degenza saranno definiti in termini di flessibilità nel Modello Sacile 2? Sarà questo il prossimo tassello del mosaico provinciale nel 2017? A Sacile ci scommettono e sperano in tanti. La visita con cardiologi, pneumologi alle strutture sanitarie a Motta di Livenza, in autunno, aveva l’obiettivo di consolidare il servizio di riabilitazione cardio. Ma i posti letto per la degenza post-acuzie in riabilitazione? «A Sacile non si esclude», ha detto il direttore dell’Aas5 Giorgio Simon.
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