“Renga”, tradizione che non tramonta

Inizio quaresima con pienone nella sede degli alpini del gruppo Pn centro

Tradizione rispettata anche ieri, nella sede del gruppo alpini Pordenone centro, in via Umberto Saba. Nella tradizione friulana e veneta il giorno dopo l’ultimo di carnevale è quello dedicato alla “renga”, aringa, pesce che solitamente si accompagna alla polenta. Un pesce povero, pescato nelle acque fredde dei mari del Nord. È particolarmente ricercata la femmina, perché il maschio (lo scopeton) è meno pregiato. Si tratta di un piatto fondamentale della civiltà contadina. Alimento povero, ma nutriente, facile da conservare: sotto sale o essiccato.

Nella tradizione pordenonese «andar a magnàr la renga in Comina», cioè nelle campagne della Comina era sinonimo di segnali di risveglio della natura, ovvero di primavera alle porte. Tra i ritrovi più affollati, quelli organizzati dai vari gruppi alpini della sezione di Pordenone. Dalla tarda mattinata a sera si è rinnovata la tradizione al gruppo Pordenone centro, dove da alcuni anni viene proposta anche la renga nella versione della sciocca.

Atmosfera di armonia, serenità e spirito di gruppo come sempre e grande lavoro in cucina, ma anche grandi soddisfazioni a fine giornata, per cuochi, cuoche e quanti più in generale hanno ancora una volta contribuito alla riuscita della giornata.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto