Calciatore e partigiano, Udine e Parma unite in ricordo di Rossini

L’ex giocatore udinese, morto nel campo di sterminio di Flossenbürg il 15 marzo 1945, è stato ricordato poco prima del fischio di inizio della partita del campionato di sabato allo stadio Friuli-Bluenergy Stadium

Il Comune di Udine e quello di Parma, assieme a Udinese Calcio e Parma Calcio, si sono uniti nel ricordo di Renato Rossini, cittadino udinese, attivo nella Resistenza dopo l’armistizio dell’8 settembre ed ex calciatore del Parma negli anni ’20, vittima delle deportazioni naziste nella Udine occupata.

Rossini, morto nel campo di sterminio di Flossenbürg il 15 marzo 1945, è stato ricordato poco prima del fischio di inizio della partita del campionato di sabato allo stadio Friuli-Bluenergy Stadium. Sul campo erano presenti il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, e l’assessore allo Sport del Comune di Parma Marco Bosi, insieme al direttore generale dell’Udinese Calcio, Franco Collavino, e al Ceo Federico Cherubini in rappresentanza della società crociata.

L’iniziativa ha reso omaggio alla memoria di un uomo che, oltre a essere stato un protagonista del mondo sportivo, ha unito la storia delle due città.

Udinese e Parma, consapevoli del ruolo sociale dello sport, hanno partecipato alla commemorazione, sottolineando come il calcio possa diventare un potente strumento di memoria. L’evento è stato un momento di riflessione collettiva, volto a sensibilizzare il pubblico e le nuove generazioni sull’importanza della memoria storica e del ricordo delle vittime del nazismo.

La commemorazione di Rossini si inserisce nel più ampio impegno delle amministrazioni e delle società calcistiche nel promuovere la consapevolezza storica e i principi di giustizia e libertà. Ricordare Rossini significa riaffermare il dovere della memoria, affinché simili tragedie non abbiano mai più a ripetersi e perché i valori della dignità umana, della solidarietà e della pace restino un faro per il futuro.

De Toni ha ricordato la posa della pietra d’inciampo in memoria di Rossini: «Insieme al prezioso contributo di Apo, Anpi e Aned a gennaio abbiamo posato dieci nuove pietre d’inciampo in città, in memoria di altrettante vittime del nazismo. La commemorazione si inserisce nel percorso che stiamo promuovendo come amministrazione, per tenere viva la memoria di chi ha sacrificato la sua vita per la nostra libertà»

«La libertà e la democrazia non sono scontate – ha commentato Bosi –. La memoria delle vittime del nazifascismo non è soltanto un esercizio storico ma è fondamentale per ricordare a tutti noi che lottare per difendere la libertà è una responsabilità collettiva». Durante la commemorazione il Parma ha donato al Comune di Udine una maglietta del club con il numero 10 di Rossini.

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