Referendum costituzionale, Serracchiani non basta: dal Friuli valanga di No

Affluenza record al 72,5 per cento, dato vicino alle politiche del 2013. Il Sì sotto il 40%, ma nelle città di Udine e Pordenone il distacco è inferiore
Italian Prime Minister Matteo Renzi during a press conference in Rome, 5 December 2016. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Italian Prime Minister Matteo Renzi during a press conference in Rome, 5 December 2016. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

UDINE. Ha vinto nettamente il No alla riforma costituzionale anche in Friuli Venezia Giulia, come in quasi tutte le altre regioni. Un risultato che, alla vigilia, era difficile da pronosticare, almeno con queste dimensioni.

Gli exit poll, fin dal primo momento, hanno fornito una chiara tendenza, che poi è stata confermata dai voti veri, che sono stati registrati già pochi minuti dopo la chiusura dei seggi.

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I risultati della prima sezione del Friuli Venezia Giulia sono arrivati alle 23.25: per il No 19 voti, per il Sì 11.

E’ stato solo l’antipasto di una tendenza che via via che sono passati i minuti si è cementata, fino all’esito finale, con un divario di oltre 20 punti percentuali.

I risultati parziali

Il No è partito di slancio, fin dalle primissime sezioni scrutinate ed è rimasto in vantaggio di oltre 20 punti, con picchi di 24 punti (62 a 38) anche quando erano già noti i risultati di oltre 350 sezioni su 1370 complessive. Una debacle per il Sì nella regione governata dalla numero due del Partito democratico nazionale Debora Serracchiani.

Le prime 579 sezioni scrutinate hanno dato il 61,52 per cento di voti al No pari a 142.571 suffragi, e il 38,48 per cento al Sì con 89.167 voti. In particolare in provincia di Udine il No ha toccato il 61,15 per cento, nel capoluogo, dove il sindaco Furio Honsell aveva fatto campagna per il Sì, si è attestato al 53,83 per cento. In provincia di Pordenone 56,86 per cento di No e 43,14 per cento di Sì.

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Nel capoluogo del Noncello il No ha prevalso di poco, con il 51,66 per cento. In provincia di Gorizia il No è andato oltre il 60 per cento, precisamente al 61,15 per cento e nel capoluogo isontino al 61,13 per cento. In provincia di Trieste, infine, il No arriva al 63,24 per cento e nel capoluogo al 63,58 per cento. Risultati che via via sono diventati sempre più netti, man mano che giungevano i risultati delle varie sezioni sparse per la regione.

Affluenza sopra la media

In regione dati molto vicini a quelli registrati alle Politiche del 24 e 25 febbraio 2015, la nostra è stata la regione dove l’affluenza è stata sopra la media con il 72,49 definitivo. Si era votato di meno alle Europee del 2014 con il 57,64 per cento in regione e meno della metà per il referendum sulle trivelle dell’aprile scorso (32,16 per cento). Trieste è la provincia che chiude i conteggi per prima.

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Alle 23 affluenza definitiva al 68,15 per cento. La città giuliana (67,80 per cento), Muggia, Duino e i Comuni del Carso sono quelli che hanno comunque votato di meno rispetto al resto della regione, dove si è andati ben oltre il 70 per cento. Si è votato di più a Sgonico con il 71,45 per cento e meno a Monrupino (64,96 per cento).

In provincia di Gorizia l’affluenza è stata del 72,35 per cento, in città ci si è fermati al 69,71 per cento. Il record di affluenza a Fogliano Redipuglia con il 78,10 per cento, la percentuale più bassa a Moraro con il 68,35 per cento. In provincia di Pordenone si è votato maggiormente a Brugnera con il 78,67 per cento, mentre Andreis si fermato al 55,15 per cento e Claut al 62,05. In provincia di Udine è stato Moimacco a sfondare quota 80 per cento, con l’81,29, Bertiolo ha sfiorato l’80 per cento, con il 79,98.

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E’ andato forte pure Pagnacco con il 79,74, mentre Ligosullo non ha oltrepassato il 54 per cento. Udine città si è fermata al 72,94 per cento. A Pordenone città affluenza definitiva al 73,48 per cento, mezzo punto più di Udine. Il capoluogo della Destra Tagliamento è quello che tra i centri maggiori ha votato di più, anche di Gorizia e di Trieste. In provincia di Pordenone affluenza alle 23 al 74,35 per cento, mentre in quella di Udine si è andati di poco sotto, 73,40 per cento.

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