Recupero di terreni incolti e abbandonati in montagna: incontro a Barcis sui nuovi regolamenti
La Regione ha modificato le direttive della legge dedicata agli interventi di promozione per la cura e conservazione finalizzata al risanamento

Semplificare e rendere più snella la procedura di avvio di nuovi progetti di recupero territoriale, rivedendo tutta una serie di aspetti, dalla redazione delle domande alle modalità di assegnazione delle risorse ai Comuni fino al sistema di controllo e osservazione degli interventi.
Con questo obiettivo la Regione ha modificato e migliorato i regolamenti attuativi della legge regionale 10 del 2010 dedicata agli “Interventi di promozione per la cura e conservazione finalizzata al risanamento e al recupero dei terreni incolti o abbandonati nei territori montani”.
Tutte le novità verranno illustrate nel corso dell’incontro informativo organizzato dal Comune di Barcis, in programma giovedì 13 febbraio, alle 14.30, in municipio. Interverrà il direttore dell’Ispettorato regionale dell’agricoltura Alessio Carlino, che illustrerà, insieme a Noemi Filippini della struttura stabile territoriale di Tolmezzo, le procedure per la presentazione delle domande di finanziamento e la gestione degli interventi di risanamento e mantenimento dei terreni nelle zone montane. Durante l’incontro saranno presentate anche alcune esperienze virtuose di applicazione della legge e illustrati i risultati raggiunti.
La legge regionale ha uno scopo chiaro: promuovere e stimolare l'esecuzione di interventi in favore dei terreni incolti o abbandonati dei territori montani regionali favorendone il recupero e la rivalorizzazione. Nello specifico, la normativa prevede azioni volte a risanare, recuperare e mantenere, soprattutto per finalità agricole, questi spazi; a favorire la prevenzione e il contenimento degli incendi boschivi; a combattere il degrado ambientale; a prevenire e contenere la diffusione delle zecche e di altri parassiti nocivi per la salute umana e animale, stimolando, allo stesso tempo, l'imprenditoria e l'impiego di risorse lavorative locali.
«Con la revisione dei regolamenti, uno relativo ai criteri e alle modalità di attuazione degli interventi di recupero, l’altro dedicato all’assegnazione di risorse per il mantenimento quinquennale dei terreni recuperati – commenta il direttore dell’Ispettorato regionale dell’agricoltura, Alessio Carlino - sono state innalzate le soglie di contribuzione per sopperire all’aumento dei costi registrati negli ultimi anni, si è scelto di favorire il mantenimento da parte aziende agricole locali e, infine, si è deciso di puntare sull’efficienza, riducendo le complessità burocratiche legate alla richiesta di risorse dei Comuni di montagna. Ringrazio l’Amministrazione comunale per aver organizzato questo importante appuntamento informativo a favore del territorio».
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