Rassegna dei presepi, uno è fatto di carne

CHIONS. Piccoli capolavori cui associazioni, gruppi, enti, commercianti e privati danno vita con legno, polistirolo, sassi, stoffe o... carne. A Chions sta prendendo forma una tradizione, quella di...

CHIONS. Piccoli capolavori cui associazioni, gruppi, enti, commercianti e privati danno vita con legno, polistirolo, sassi, stoffe o... carne. A Chions sta prendendo forma una tradizione, quella di raccogliere in una rassegna, “Segui la stella e trovi un presepe”, i più bei presepi realizzzati in paese. È la terza edizione dell’iniziativa: i presepi, indicati da luminarie a forma di stella, possono essere ammirati sino all’Epifania.

Si parte dalla parrocchiale, con presepi con statue risalenti al 1942 o dalle mille paillettes (questo realizzato da Maria Fantuz di Basedo) e altri allestiti sul sagrato. Proseguendo verso il centro si scoprono quelli predisposti dai commercianti nelle vetrine e quelli collocati nei giardini delle case. I fratelli Pavan hanno rievocato una soffice Betlemme, la ferramenta Nardo si è dedicata alle “Fantasie del bosco”, mentre alla banca Unicredit c’è il presepe di Graziella Gabriella Zanet di Villotta.

La macelleria Mores non poteva che comporre il presepe con salsicce e altre carni: le sue “statuine” risultano comunque essere già finite su qualche tavola, per la gioia dei buongustai e per la tristezza degli appassionati di presepi particolari. Nel parco di villa Perotti l’associazione Lago Le Roste ha rievocato la Natività nel luogo che ha dato le origini a Chions. In via San Giuseppe c’è un presepe realizzato dagli abitanti della zona su un tino. Notevoli anche quelli delle scuole elementari, del gruppo presepi di Polcenigo e tanti altri piccoli capolavori da scoprire.

Andrea Sartori

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