Raid in azienda, colpo da 100 mila euro

ROVEREDO IN PIANO. Colpo da 100 mila euro alla Videomobile srl di Roveredo in Piano. Bottino molto probabilmente “arginato” dall’arrivo inatteso, nella notte tra venerdì e ieri, di alcuni dipendenti dell’azienda confinante, che hanno involontariamente interrotto il lavoro dei ladri.
A poco più di un anno dall’ultimo raid (si trattava di una sorta di appendice del maxifurto alla Onda communication, ma all’epoca era sparito solo un pc) un intero reparto dell’azienda è stato svuotato.
I malviventi hanno smontato una parte della rete metallica di recinzione dove probabilmente avevano parcheggiato un furgone, in via Savio (nella zona industriale), quindi hanno forzato una finestra e, una volta entrati hanno aperto i chiavistelli di un portone, dal quale hanno fatto uscire decine di casse (ognuna del valore di 6 mila euro) contenenti contenenti schermi modulari flyght case.
Videomobile, nata nel 2005 a Motta di Livenza e da 4 anni a Roveredo, è un’azienda importatrice e distributrice, in tutto il mondo, di maxischermi a led prodotti dalla cinese Light King. Fattura 2,5 milioni di euro l’anno e ha fornito gli schermi pubblicitari led agli stadi di San Siro e Genova. Le ultime forniture erano arrivate proprio l’altra mattina ed erano state stoccate nel capannone, privo di sistemi di allarme e videosorveglianza.
A scoprire il furto è stato il dipendente Andrea De Re, 28 anni, di Porcia. «Appena arrivato in azienda – racconta – ho visto il pc collegato a un maxischermo, che avevo lasciato acceso per l’arrivo di clienti da Bolzano, spento. I cavi dello stesso maxischermo, inoltre, erano stati scollegati. Con il senno di poi ho intuito che forse i malviventi intendevano rubare anche quello, ma probabilmente sono stati disturbati dall’arrivo, inatteso, degli addetti dell’azienda confinante».
Una volta compiuta una ricognizione, ha scoperto che l’intera fornitura, già imballata e destinata a una società di Padova, non c’era più». Decine di schermi modulari, privi di copertura assicurativa, spariti. Il danno, secondo una prima stima, è stato quantificato in almeno 100 mila euro.
«Di solito – spiega Cristian Bragato, 42 anni, di Pordenone, socio della srl con Francesco De Re – il prodotto passa dalla dogana al cliente, raramente lo stocchiamo. Evidentemente qualcuno sapeva».
Prima di fuggire, i ladri hanno aperto uno zaino antinfortunistico portandosi via una stazione saldante utilizzata per riparare i circuiti delle schede elettroniche e gli alimentatori di scorta di San Siro.
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