Ragazzi morti nel canale, sequestrata l'auto: forse è stato un errore di guida

SAN GIORGIO. Spetterà alla Procura valutare quali accertamenti eseguire per fare luce sulla dinamica dell’incidente in cui hanno perso la vita i due studenti spilimberghesi Elisa Pitussi, 16 anni, e Catalin Fendic, 19 anni. Gli inquirenti ritengono al momento che non sia necessario effettuare l’autopsia: le cause del decesso sono chiare.
La Ford Fiesta autocarro, affondata nel canale Riolino a Rauscedo, dentro alla quale i ragazzi sono rimasti prigionieri, è stata sottoposta a sequestro. Il pm Andrea Del Missier attendeva ieri la relazione della Polstrada di Spilimbergo e Pordenone per poter valutare un’eventuale perizia sul veicolo, in modo da escludere un guasto tecnico (per quanto appaia un’ipotesi remota, visto che l’auto aveva superato la revisione una settimana fa). Gli inquirenti sono orientati a ritenere che all’origine dell’incidente vi sia stato un errore di guida.

«Fino a che la dinamica non sarà chiara, non è certo il caso di imputare colpe a qualcuno. Eppure, mi sento di dire, che su quella strada, su quel tratto di strada su cui noi, seppure non sia di nostra competenza, siamo intervenuti, vadano posti degli accorgimenti perché tragedie del genere non si ripetano». Lo dice, esprimendo di nuovo il cordoglio della comunità per la morte dei due giovani spilimberghesi, il sindaco di San Giorgio della Richinvelda Michele Leon, che ritorna sulla questione della pericolosità del tratto di strada sterrata e conosciuta ai più come via Poligono che costeggia il canale consortile Riolino fra Vivaro e Rauscedo.
«Non è certo il momento delle polemiche – ribadisce il primo cittadino –. Ma non posso nemmeno tacere il fatto che abbiamo inviato moltelettere al Consorzio di bonifica Cellina Meduna affinché provvedesse a mettere in sicurezza quel canale di proprietà dell’ente consortile. Certo, non possiamo pretendere che il guardrail arrivi dappertutto, ma almeno nei tratti più a rischio. Nemmeno un cenno di risposta, mai».
La strada che collega Provesano a Rauscedo è percorsa soprattutto da mezzi agricoli. Dalle auto viene utilizzata come scorciatoia, ma a bassa velocità, in quanto presenta numerose buche e il ghiaino rischia di compromettere la stabilità dei mezzi. Non è quindi la prima volta che la questione della pericolosità delle strade di proprietà e competenza del Consorzio di bonifica Cellina Meduna finisce nel mirino del sindaco sangiorgino preoccupato anche della situazione di pericolo in cui versa la strada Cjiampagnatis, nelle vicinanze del laghetto Colonia.
«Anche in quel caso, a lato della strada scorre il canale consortile e in particolare, nella zona dello “snodo” di Rauscedo, sempre pieno d’acqua, la strada è priva di protezioni». «Il Comune nei mesi scorsi ha riasfaltato il tratto stradale a proprie spese – ricorda Leon –. E il Consorzio di bonifica si era impegnato a posizionare il guardrail».
Ma la situazione è invariata: «Dal Consorzio si sa solo che è stata inoltrata una richiesta di finanziamento all’assessorato regionale». Uno «sforzo da poco» per il sindaco, il quali sollecita il Consorzio «a fare presto», facendo leva «sul senso di responsabilità, in particolare sul fatto che è necessario intervenire a livello di prevenzione».
«Il pericolo – ha concluso Leon – è reale. Lo abbiamo visto ieri e a farne le spese sono stati due ragazzi. Il Comune è intervenuto con fatti, ora ci aspettiamo che le promesse del Consorzio diventino realtà».
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