Raccolti 160 mila euro, grazie alle donazioni arriva la mammografia 3D

La nuova apparecchiatura sarà operativa a breve. Fondi privati per dotare l’ospedale della strumentazione

SAN DANIELE. Un territorio coeso che sa fare squadra per il proprio ospedale. E proprio grazie all’unione delle forze di imprese e cittadini che entro poche settimane l’ospedale di San Daniele sarà dotato di un nuovo strumento diagnostico: la mammografia 3D.

Giovedì, nel salone dell’antica biblioteca Guarneriana, è in programma la cerimonia per la donazione dell’importante strumentazione. Fino ad ora l’Ass3 non è mai stata dotata della mammografia tridimensionale, ma tra poche settimane ce ne saranno ben due: una a San Daniele e una a Tolmezzo. In entrambi i casi si tratta di apparecchi donati.

La mammografia a 3D è considerata l’evoluzione dell’attuale mammografia digitale (2D) in quanto è capace di individuare un numero maggiore di tumori del seno invasivi e, al contempo, di ridurre il numero di ulteriori approfondimenti. In pratica questo strumento, anche conosciuto come tomosintesi digitale del seno, possiede un’elevata accuratezza diagnostica e può identificare lesioni tumorali al seno molto piccole, con percentuali significativamente superiori rispetto a quelle offerte dalla mammografia tradizionale.

L’iniziativa dell’acquisto della nuova mammografia 3D è partita quindi dalla necessità dell’ospedale, impegnato in prima linea nella lotta al tumore al seno, di avere il nuovo macchinario.

«La storia dell’ospedale di San Daniele – spiega Sergio Danielis, ex presidente dell’Usl 6 Sandanielese – è ricca di esempi di rete tra pubblico e privato a favore dell’ospedale. Il problema - spiega Danielis, che ha coordinato la raccolta negli ultimi mesi – stava nel trovare una soluzione alla mancanza di fondi in tempi brevi dell’azienda per questo capitolo. Da qui la strada obbligata: quella di cercare sponsor privati. In 22 giorni siamo riusciti a trovare la somma necessaria: 160 mila euro.

Con questa operazione si è riattivata la rete tra pubblico e privato e si è consolidato un concetto di fondo: un’azienda pubblica o privata raggiunge i massimi risultati se possiede tecnologie avanzate e risorse umane specializzate».

L’ospedale di San Daniele, prosegue ancora l’ex presidente, «di recente ha acquisito due nuove figure di accertata capacità professionale ed esperienza, uno nel settore ginecologico e l’altro nel campo senologico, confermando la volontà dell’Azienda di profondere energie in questo settore». Un ospedale, il Sant’Antonio di San Daniele, che quindi si conferma ancora una volta al top.
 

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