Raccolta rifiuti, protesta degli operatori di settore contro il porta a porta



Le condizioni dei lavoratori che operano nel settore della raccolta e del trasporto di rifiuti solidi urbani sono precarie anche in provincia: a denunciarlo è il sindacato Fiadel, guidato da Maurizio Contavalli, che ha posto l’accento pure sulle malattie professionali, la cui gravità è stata messa nero su bianco in uno studio effettuato da consulenti medici della sigla.

Il sindacalista ha inteso «aprire gli occhi su cosa c’è dietro il porta a porta, fatto sulla pelle dei lavoratori». «Gli operatori effettuano un lavoro manuale che di fatto riporta il settore a trent’anni fa, prima della meccanizzazione del servizio: in sostanza le maestranze sono costrette a recuperare manualmente dai 400 ai 600 bidoncini, qualche volta anche di più, e a scaricarli manualmente all’interno di mezzi con sponde alte anche oltre un metro e 80 centimetri: ciò significa un sali-scendi dal camion che arriva anche a mille volte in una giornata, attraverso gradini alti una quarantina di centimetri – ha messo in evidenza Contavalli –. È chiaro che il fisico, oltre un certo tempo, non regge e compaiono le malattie professionali sulle quali abbiamo elaborato una relazione».

Quindi una punzecchiatura al mondo della politica: «I numeri della raccolta differenziata tanto declamati dalle forze politiche, dai sindaci o da chi governa sono tutti fatti sulla pelle viva dei lavoratori, delle loro schiene, delle spalle e ginocchia – ha rimarcato Contavalli –. Vorremmo invitare gli amministratori locali che tanto difendono la raccolta differenziata spinta a vestire i panni dei netturbini per soli trenta giorni nelle condizioni climatiche favorevoli. Se poi dovessero lavorare con quelle avverse, ovvero con quaranta gradi d’estate e meno dieci d’inverno, come in Carnia, con ruote dei mezzi che scivolano perché lisce per risparmiare sulla manutenzione, allora capirebbero cosa significa fare il vero porta a porta».

Intanto il 10 febbraio scatterà lo sciopero degli straordinari nel settore igiene ambientale e pulimento, che sarà in vigore sino al 18. Domani assemblee coi lavoratori di Net, Onofaro e Idealservice, mentre giovedì con quelli di Gea, Ambiente servizi e Snua. —



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