Raccolta permanente per la Cri

Lunedì la stretta di mano che ha dato il via alla collaborazione tra la Croce rossa di Udine e la catena di negozi Centro commerciale discount che contano nove punti vendita in Friuli. E la novità è che questa volta non si tratta di una giornata di raccolta di generi di prima necessità, ma di una sinergia permanente, grazie alla quale in ogni market, vicino alle casse, ogni giorno troveranno spazio carrelli speciali con i simboli della Cri. E così i clienti, se lo vorranno, potranno depositare cibi non deperibili quali pasta, biscotti, farina, riso, carne e tonno in scatola, legumi, olio, caffè, ma anche latte a lunga conservazione, succhi di frutta, omogeneizzati, pannolini e molto altro ancora.
A Pozzuolo, in via Quarto Genova, all’interno di uno dei supermercati, si sono incontrati il presidente della Cri udinese Sergio Meinero e la famiglia Beltrame (il padre Elio, che nel 2000 ha fondato la catena dopo aver chiuso un negozio di alimentari a Manzano, insieme ai figli Edoardo e Alberto) e hanno messo a punto i dettagli della convenzione. Porte spalancate alla solidarietà e alla generosità, dunque, non solo a Pozzuolo, ma anche a Udine in via San Paolo, a Palazzolo dello Stella, a Reana del Rojale, a Fiumicello, a Gemona, a Cividale del Friuli (con due punti vendita) e a Cordenons, in provincia di Pordenone.
«Stiamo già sperimentando questo tipo di raccolta da qualche giorno - riferisce il presidente Meinero - e sta andando bene. Già oggi i carrelli erano mezzi pieni. E di questo vogliamo ringraziare non solo coloro che hanno donato, ma anche questa azienda che dimostra grande sensibilità verso i temi sociali e verso le esigenze di chi ha davvero bisogno. I viveri verrano distribuiti agli indigenti della città». «L’iniziativa assieme alla Croce Rossa - spiega Edoardo Beltrame - è nata l’anno scorso come semplice concessione per raccogliere alimenti fuori dai punti vendita. Il successo di quegli eventi ha aperto la strada a una vera e propria collaborazione. E, a fronte dei risultati che stiamo osservando, dobbiamo dire che i nostri clienti si stanno rivelando decisamente generosi perché, dopo aver fatto la spesa, donano quasi sempre qualche genere alimentare di prima necessità».
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