Raccolta fondi a Udine dedicata all’amico clochard

UDINE. Avere un clochard per amico non è cosa di tutti i giorni. Ma che tante persone, dopo la sua morte, si uniscano in una raccolta fondi benefica per omaggiarlo, è un fatto ancora più eccezionale. Accade all’ospedale di Udine, su iniziativa di alcuni operatori del nosocomio affezionati a Francesco Poveromo, deceduto a 61 anni nella notte tra il 24 e il 25 marzo scorso per un arresto cardiaco.
Una scomparsa che ha colpito soprattutto i suoi amici portantini, abituati da anni a vederlo chiedere l’elemosina «senza mai disturbare – raccontano –; una carità che poi distribuiva generosamente ai più bisognosi di lui».
«Sostava sul ponticello che collega il parcheggio di via Colugna al padiglione delle Mediche – ricorda la portantina Maria Grazia Rossi, dipendente della ditta Dussmann service che ha in appalto il servizio di portantinaggio all’ospedale di Udine –. Ed è passando di lì che noi portantine e gli altri dipendenti dell’ospedale lo abbiamo conosciuto. E non solo noi: anche tanta gente che si reca spesso in ospedale per le visite hanno imparato ad apprezzarlo. Francesco aveva sempre parole di conforto per tutti, in particolare per chi perdeva un proprio caro».
Poveromo non era un “vero” senzatetto, poiché aveva ottenuto, dopo lunghe battaglie e anni di nottate in macchina, un alloggio dal Comune. Era però povero «ma non pretendeva mai nulla, e se gli si dava qualcosa ringraziava sempre gentilmente. Il bello è che ogni cosa che recuperava, sia denaro sia vestiario, lo portava poi ad altri disagiati». La mattina prendeva il caffè con le sue «dolcezze», così chiamava le amiche dell’ospedale, con cui amava scherzare. Di loro ha chiesto quando era andato a finire in terapia intensiva: ci teneva ad avvisarle di non preoccuparsi per la sua assenza.
Un’anima bella, insomma, che nella sua semplicità era riuscito a farsi amare da tanti. Di origini pugliesi e con un curioso passato nel mondo circense, da oltre 20 anni si era trasferito a Udine. Grazie alle portantine aveva aperto un profilo Facebook, dove tra l’altro aveva ritrovato il figlio, Felice.
«Abbiamo deciso di ricordarlo con una raccolta fondi a favore dell’associazione Progetto Autismo Fvg, con la collaborazione di Scinoa Vidoni, Tiziana Quinteri e Michela Fraccaro della Dussmann. Nell’iniziativa di solidarietà abbiamo coinvolto anche alcuni negozi che, con entusiasmo, si sono resi disponibili a partecipare all’iniziativa».
I punti raccolta in cui sono stati posizionate le scatoline per le offerte, dipinte dai bimbi dell’asilo Tata Titti di Udine, sono la pizzeria Gambero Rosso e il bar da Irvana in via Colugna, il Salone D&O di Zanzero Daniela a Basaldella di Campoformido, Buonacquisto e Toz Mania a Remanzacco, Angolo 25, Tabacchino Souvenirs Dressi, Borgo 18 e I perché delle Coccole a Cividale. Il ritiro delle scatoline avverrà il 18 maggio, la cerimonia di consegna del ricavato il 20 nella sede dell’associazione guidata da Elena Bulfone. Ci sarà anche il figlio.
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