Quote latte, i giudici annullano le sanzioni dopo diciassette anni

Cancellate, dopo 17 anni di battaglie legali, le multe per i prelievi supplementari delle quote latte. Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso proposto da Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura contro l’azienda agricola Rigo, difesa dall’avvocato Catia Salvalaggio e nei confronti dell’Associazione Cospalat Friuli Venezia Giulia scarl e altre sette cooperative lattiero casearie in liquidazione (queste ultime non costituite in giudizio). La sentenza è stata pubblicata ieri.

L’Agea aveva impugnato la sentenza del Tar della Lombardia, sezione staccata di Brescia. Il tribunale di Crema, nel 2005, aveva annullato le ordinanze ingiunzioni del 2003, con le quali Agea aveva disposto la riscossione del prelievo supplementare per la violazione delle quote latte nei confronti di Cospalat Fvg e delle altre cooperative, primi acquirenti nell’annata 2002/2003 dell’azienda agricola Rigo. Dalle ordinanze dell’Agea era scaturito l’obbligo per Cospalat di versare le somme a titolo di prelievo supplementare a carico dei conferenti, a seguito delle compensazioni a livello nazionale degli esuberi. Il tribunale di Crema, però, aveva annullato le ingiunzioni di Agea. Nel 2013 l’Agenzia aveva dichiarato l’irrecuperabilità dei prelievi per il 2002-2003. Tre anni dopo, però, Agea ha chiesto all’azienda Rigo di pagare i prelievi e con gli interessi. Così gli agricoltori si erano rivolti al Tar, che aveva accolto il ricorso, condannando Agea alle spese di giudizio. L’agenzia statale ha proposto appello al Consiglio di Stato. I giudici amministrativi che pur trattandosi di atti diversi, hanno per oggetto il medesimo debito. —

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