Quindici furti in tre mesi, sgominata una baby gang: denunciati 5 minorenni

PORDENONE. Si è conclusa l'operazione condotta dai carabinieri della stazione di Fiume Veneto e coordinata, prima dalla procura della Repubblica di Pordenone e poi dalla procura della Repubblica presso il tribunale dei Minorenni di Trieste, in materia di reati predatori.
I militari dell’Arma hanno portato a termine una lunga e laboriosa attività investigativa che ha permesso di disarticolare una banda di 5 giovanissimi minorenni, italiani e stranieri, che in concorso tra loro, da giugno a settembre 2019, hanno colpito nell’area geografica compresa tra i Comuni di Zoppola, Fiume Veneto e Cimpello, per 15 episodi compiuti ed accertati.
Sei i furti di autovettura, 2 su autovettura, 4 in abitazioni private, furti di bottiglie di superalcolici dall’associazione pro loco di Cimpello, un furto di bicicletta, un furto di bevande dalla scuola “Bagellardo” di Fiume Veneto e danni a una struttura della pro loco di Pescincanna.
Tutti i furti di auto si erano conclusi in breve tempo con il rinvenimento dei veicoli nei comuni di Zoppola e Fiume Veneto.
Questo particolare, insieme alle modalità operative, hanno spinto i carabinieri a rivolgere le attenzioni investigative a questo gruppo di minorenni che spesso bivaccava nei due centri abitati, talvolta infastidendo e minacciando gli abitanti con comportamenti aggressivi.
Di qui un’attività di repertamento sui materiali e le auto oggetto di furto poi rinvenuti per assicurare la raccolta di fonti di prova da poter sviluppare in ambito scientifico attraverso l’intervento prima della sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo di Pordenone e poi con il supporto delle analisi di laboratorio svolte dal Ris di Parma, organo di polizia scientifica dell’Arma dei Carabinieri competente per la provincia di Pordenone.
La raccolta delle informazioni operata sul territorio dai carabinieri ha permesso di individuare i ragazzi quali possibili autori dei reati predatori commessi.
Il loro monitoraggio e la successiva ulteriore raccolta di altri fonti di prova, recuperando gran parte della refurtiva asportata nonché tutte le auto abbandonate dopo i furti nei territori dei citati comuni, hanno portato i militari, che hanno lavorato giorno e notte, a consegnare un dettagliato rapporto all’autorità giudiziaria.
In un caso, quello del tentativo di furto ai danni della “Pro-Loco” di Pescincanna, non riuscendo a portare a termine l’azione per l’intervento di alcuni volontari della citata pro loco, il gruppo criminale aveva intenzionalmente danneggiato la struttura dell’associazione come reazione.
In un altro, si erano prima guadagnati la fiducia di una anziana donna che li aveva fatti entrare in casa e poi aveva subito il furto di denaro in contante durante un momento di distrazione e poi, abusando della fiducia dell’anziana, si erano impadroniti delle chiavi della sua autovettura e gliel’avevano rubata.
Le operazioni si sono concluse con l’esecuzione della misura cautelare del collocamento in comunità di un minore italiano, classe 2003 (considerato all’interno del gruppo il leader), in una struttura in Veneto, e la denuncia a piede libero di altri 4 minori (2 di nazionalità serba, 1 albanese e 1 bosniaca) tra i 13 e i 17 anni, residenti nei comuni di Zoppola, Fiume Veneto e Concordia Sagittaria.
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