Quindicenne si sente male a scuola dopo aver fumato uno spinello

PORDENONE. Si è sentito male alle 8.30 a scuola dopo avere fumato uno spinello: è capitato a un quindicenne nell’ultimo giorno di lezione all’Isis Flora di Pordenone.
Il ragazzo era pallido e sudato, ma lucido in aula, tanto che alla seconda ora di lezione i docenti hanno pensato a un’influenza e dopo la segnalazione alla dirigente hanno chiamato il 118.
Accompagnato da una insegnante al pronto soccorso, gli è stata diagnosticata un’intossicazione da marijuana. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Pordenone che stanno indagando per capire chi gli abbia fornito la marijuana e se ci siano eventuali profili di responsabilità.
A scuola il giovane ha lasciato lo zainetto e anche un senso di impotenza: che fare?
Flora in prima linea. «Regole disciplinari chiare, controlli tutti i giorni sui comportamenti degli studenti e non abbiamo mai registrato casi di droga nel Flora».
Donatella Giammò, vicaria dell’istituto, ha escluso un giro di sostanze stupefacenti a scuola. In via Galileo Ferraris le note disciplinari sono comminate per altri motivi.
«I problemi sono dovuti spesso all’esuberanza degli adolescenti che rispondono male ai professori oppure si alzano dal banco in aula e provocano disturbo – ha aggiunto la vicaria della dirigente Paola Stufferi –. In questi casi applichiamo la “punizione” con i lavori socialmente utili per educare i ragazzi al senso del dovere.
L’ultimo caso è stato quello di alcuni studenti che hanno fatto volontariato all’Anffas». Altri studenti hanno dato una mano per le pulizie.
«Droga non ne circola – Giammò lo ha escluso –. La prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti e l’educazione alla salute sono nel piano formativo con progetti e interventi di esperti». La scuola non fa lo struzzo. «Da anni la scuola e l’area esterna – ha ricordato la vicaria – sono smoke free».
Le scuole. «Esperti a scuola e piano di prevenzione dalle dipendenze per la formazione degli studenti – hanno ribadito i dirigenti Giovanni Dalla Torre allo Zanussi, Teresa Tassan Viol al Leopardi-Majorana e Ornella Varin al Grigoletti –. Le alleanze con le forze dell’ordine e il Comune sono una risorsa».
«L’uso di sostanze tra oltre 11 mila studenti delle superiori – Dalla Torre ha i dati del monitoraggio 2016 – è pari al 40 per cento».
La mappa del piccolo spaccio in città, che riguarda anche gli studenti, comprende il giardinetto in via Gozzi, in vicolo delle Mura, tra il verde del Bronx, in via Oberdan e via Brusafiera. Il problema di una generazione condizionata dalle dipendenze è quello che si pongono i professori nelle scuole urbane: che fare?
Droga, alcol e fumo a 14 anni per il 50 per cento degli studenti e per il 70 nella fascia 17-19 anni. La statistica tarata sul campione di 1.387 ragazzi monitorati sulle dipendenze tossiche da Azienda sanitaria, Prefettura e scuole è datata 2012.
L’alcol per il 57 per cento degli studenti superiori del Pordenonese è uno sballo frequente. I dati del consumo: il 45 per cento fa uso di tabacco, il 13,9 di cannabis (il classico spinello), poi cocaina (2,6), ecstasy (1,7), eroina (1,2).
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