«Qui non c’è più niente, ormai si possono mettere le sbarre»
GEMONA. «Ormai basta mettere una sbarra per segnalare che il centro storico è chiuso», ha sospirato la Loretta Copetti, che ha anche richiamato il problema della mobilità e della mancanza di un...

Gemona 22 Dicembre 2017 paese Agenzia Petrussi foto Turco Massimo
GEMONA. «Ormai basta mettere una sbarra per segnalare che il centro storico è chiuso», ha sospirato la Loretta Copetti, che ha anche richiamato il problema della mobilità e della mancanza di un servizio di trasporto che permetta alle persone più anziane di spostarsi nella cittadina soprattutto se residenti nelle frazioni periferiche.
Nel centro storico della capitale del terremoto, negli ultimi mesi, sono stati chiusi diversi locali: il ristorante “Al Duomo”, la trattoria “Da Treu”, il bar “Al Castello” e “Il feralut” senza dimenticare lo sportello bancario dell’ex Antoniana. Qualche riapertura è stata registrata, ma è sempre poca cosa rispetto al numero di serrande che sono state abbassare. L’ultima apertura in ordine di tempo è il bar “Agli Elti”. «Ci sono troppi edifici vuoti – ha ripetuto più volte il capogruppo della lista civica “Scelgo Gemona”, Gian Paolo Della Marina – tra questi l’ex banca che, in passato, il sindaco si era proposto di acquistare».
Sul fronte politico, il consigliere comunale Sandro Venturini (Scelgo Gemona) ha criticato l'incapacità, a suo dire, «di fare squadra e il mancato ingresso nell’Uti conferma tutto questo». I partecipanti al Caffè con il Messaggero Veneto sono tornati sui confini delle Uti che non rispettano le antiche alleanze tra territori. La zona industriale di Osoppo è solo un esempio visto che la stessa Osoppo non fa parte dell’Uti del gemonese.
Ultimi ma non per importanza i problemi della viabilità anche se tutti hanno riconosciuto al Comune il merito di non trascurare la pulizia delle vie e delle piazze. «La strada che collega Artegna a Gemona – ha detto Rino Copetti – è molto pericolosa. Credo sia necessario intervenire per rallentare, in qualche maniera, la velocità delle auto che sfrecciano in un luogo abitato». Copetti ha sollecitato l’installazione di dissuasori di velocità anche in borgo Loreto, soprattutto nelle vicinanze dell’ex mulino Cozzutti dove la situazione è pericolosa».
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