Quelli della Carnia contro i calamari fritti

Calamari fritti nella piazza dedicata alle specialità della Carnia e gli espositori della montagna non ci stanno. Non solo per una questione di coerenza, che riguarda la logica e la pertinenza dei prodotti inseriti nello spazio che da ormai più di un decennio ospita i profumi e i piatti tipici carnici, ma soprattutto per i fumi e per gli odori provenienti dalle griglie e dalle friggitrici che infestano gli altri stand.
A generare malumori è stato il chiosco “Adoro la griglia” di piazza Duomo, organizzato da Adoro Cafè, il bar che si affaccia sulla piazza: il suo debutto a Friuli Doc non è stato tra le novità più gradite per i vicini. Le griglie che già dal mattino rimangono accese per cucinare carne e salsicce – in aggiunta alla specialità di pesce che «poco ci azzecca con le tipicità dei monti» – hanno indispettito più di qualche espositore, compresi i residenti. «Ci hanno rovinato il contesto: ma cosa c’entrano i calamari con la Carnia, più di qualcuno ci ha chiesto se si trova il pesce in montagna.
Per non parlare della puzza che già dal mattino invade la piazza, non è assolutamente piacevole – riferiscono alcuni produttori –. Ci dicono che i carnici brontolano sempre, ma questa novità non ci sembra corretta e inerente». A infastidire gli espositori soprattutto la questione legata al filo dei sapori che poco si sposa con le tipicità della Carnia. «Non è l’immagine giusta che diamo del nostro territorio – commenta un altro – e ci dispiace dopo il tanto impegno: la griglia ci può anche stare, è una festa e gli odori possono esser fastidiosi, ma comunque tollerati, ma non il fritto misto in mezzo alle tradizioni dei monti».
L’azienda Adoro Cafè, con alle spalle la torrefazione di Oro Caffè di Tavagnacco da oltre 30 anni sul territorio, si difende informando che il menù era stato vagliato e autorizzato dall’amministrazione e non è stata introdotta alcuna sorpresa, mentre in riferimento alla qualità dei prodotti assicura che le carni e il pesce sono friulani al 100 per cento e in parte biologici, come la birra locale.
Inoltre, prima di montare lo stand, è stato fatto, riferiscono sempre dall’azienda, un giro per avvertire i residenti che ci sarebbe stata la griglia, preannunciando dunque anche l’eventuale disagio legato all’odore. Ironico il commento di un visitatore che passa davanti allo stand: «Facevano più bella figura, visto che producono caffè, a fare il chiosco del tiramisù, piuttosto che proporre calamari e grigliate: sarebbero stati sicuramente più in tema con la tradizione, la ricetta originale è anche di Tolmezzo». –
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