Quei profughi di cent’anni fa in Austria

SAN LORENZO. Un giusto e doveroso ricordo di coloro che un secolo fa hanno patito il dramma dell’esodo e della profuganza, ma al tempo stesso un richiamo ai temi dell’attualità internazionale: per onorare la memoria dei sanlorenzini che hanno vissuto un secolo fa questa terribile esperienza, una folta delegazione è partita sabato scorso con destinazione Pottendorf, località a pochi chilometri da Vienna, che ospitò un campo profughi durante la prima guerra mondiale, dall’estate del 1915 fino alla primavera del 1918, quando il territorio goriziano fu teatro delle battaglie del fronte dell’Isonzo.
La domenica di celebrazioni ha avuto inizio nel cimitero di Pottendorf dove è stato deposto un omaggio floreale sulla tomba che raccoglie le spoglie dei defunti del campo di Landegg. A seguire, nella chiesa parrocchiale di San Giacomo, la messa di suffragio concelebrata dai parroci di Pottendorf, Tamás Szomszéd sj, e di San Lorenzo, don Bruno Sandrin, accompagnata dal coro parrocchiale di San Lorenzo.
Infine, la significativa cerimonia al monumento che ricorda i profughi italiani del Goriziano, dell’Istria e del Trentino deceduti nel campo di Landegg, con la deposizione di una lapide di marmo su cui è iscritto, in italiano e in tedesco: «Nel centesimo anniversario dell’esodo della nostra gente, la comunità di San Lorenzo Isontino». Gli interventi di Feliciano Medeot, presidente del Comitato San Lorenzo, dei sindaci di Pottendorf, Thomas Sabata-Valteiner, e di San Lorenzo, Bruno Razza, hanno ricordato i vincoli di amicizia tra le due comunità con l’auspicio che i fatti e le privazioni che le nostre genti hanno patito non si ripetano mai più. Infine la benedizione della lapide da parte di entrambi i parroci e la lettura dei nomi dei 61 profughi di San Lorenzo morti nel campo profughi: molti dei quali in tenera età, deceduti per malattie di stenti e privazioni. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato San Lorenzo Grande guerra assieme al Comune e alla Parrocchia di San Lorenzo Isontino.
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