Quasi 100 mila persone senza vaccino nella fascia 50-60 anni: il Fvg al penultimo posto in Italia

UDINE. Quasi centomila persone tra i cinquantenni e i sessantenni del Friuli Venezia Giulia sono ancora in attesa del vaccino. Perché convinti no vax o semplicemente indecisi, impauriti, distratti. Numeri alti che collocano la regione, nelle due fasce d’età, al secondo posto in Italia dietro alla sola Sicilia. Nel report settimanale del governo, il Friuli Venezia Giulia conferma la ridotta adesione alla campagna anti Covid in alcune categorie in cui il vaccino è decisamente raccomandato. Al contrario, si riscontrano medie superiori a quelle nazionali tra ventenni, trentenni e quarantenni.
La fotografia
La fotografia è aggiornata al pomeriggio di venerdì scorso. Il primo focus è tra gli over 80, i più a rischio di sviluppare forme gravi della malattia. In attesa di prima dose o dose unica ci sono ancora 7.170 ottantenni, il 6,8 per cento degli interessati. Sommando nella stessa categoria le doppie dosi di Pfizer, Astrazeneca e Moderna alle monodosi di Johnson & Johnson e alle singole dosi sufficienti per chi, il Covid, l’ha superato da non troppo tempo, risultano coperti a ciclo completo 96.366 residenti, il 91,2 per cento della platea, un dato superiore alla media nazionale (90,7%), ma il decimo tra le regioni. In testa con oltre il 96 per cento ci sono Veneto, Toscana ed Emilia Romagna. La situazione peggiora scendendo d’età. Nella categoria 70-79 mancano all’appello 23.371 persone, il 16,7 per cento (più indietro solo la Sicilia, la Calabria e la Provincia di Bolzano), mentre in Friuli Venezia Giulia sono immunizzati tre cittadini su quattro (105.532 su 140.238), il 75,3 per cento, oltre 9 punti in meno del Paese (84,77%), la seconda peggiore adesione tra le regioni dopo il 74 per cento raggiunto dalla Sicilia. Dall’altra parte della classifica Puglia (90%), Lazio (89,9%) e Marche (89%).
Prima dose
In attesa della prima inoculazione tra i 60 e i 69 anni sono in 37.151, il 23,6 per cento (la Sicilia è al 25,5%). I vaccinati a ciclo completo sono il 65,3 per cento (102.878 su 157.635), una decina di punti sotto la media italiana e ancora il penultimo posto tra le regioni davanti alla sola Liguria (62%).
I sessantenni meno no vax?
In Lazio (85,3%), e poi in Umbria, Puglia e Molise, tutte sopra l’81%. Tra i 50 e i 59 anni ecco altri 61.625 in attesa (30,9%, la Sicilia al 32,2%); a risultare coperto è il 65,3% della platea (130.136 su 199.155). In Italia siamo al 67,8% e il Friuli Venezia Giulia è a metà classifica, all’undicesimo podio. Sul podio troviamo Molise, 75,1 per cento, Lazio, 74,2 per cento, e Puglia, 73,4 per cento. Nessun ritardo, invece, tra gli under 50.
L'aggiornamento
L’aggiornamento quotidiano nel sito del commissario informa che nella fascia 40-49 il Friuli Venezia Giulia è al 56,4 per cento di vaccinati a ciclo completo (56% nazionale), nella fascia tra 30 e 39 anni al 44 per cento (contro il 42,5%) e nella 20-29 al 47,1 per cento (37,7%). La corsa alla vaccinazione più complicata è però quella che riguarda la fascia d’età tra 12 e 19 anni. Si va avanti piano perché, a incidere, sono le preoccupazioni delle famiglie sulla somministrazione del farmaco anti Covid ai figli più piccoli. I numeri sono chiari: anche in Friuli Venezia Giulia l’adesione tra gli under 20 è sinora non poco frenata, con conseguenti punti interrogativi sul ritorno a scuola in presenza dal prossimo settembre. Nella nostra regione, stando ai dati di ieri, la percentuale di vaccinati a ciclo completo tra i 12 e i 19 anni è del 15,3 per cento, un paio di punti sotto la media nazionale. A non avere ancora fatto nemmeno una dose è il 71,4 per cento della platea. Percentuali superiori si registrano in Umbria (80,7%), Toscana (79,2%), Piemonte (75,9%), Province di Bolzano (75,5%) e Trento (72,6%), Valle d’Aosta (71,7%).
Il report per sanità e scuola
Tornando al report settimanale del governo, la vaccinazione è quasi conclusa nelle case di riposo (96,6% a ciclo completo) e decisamente a buon punto tra il personale scolastico: tutti gli interessati hanno fatto almeno una dose, come accaduto solo in Campania. Nel personale sanitario, infine, un primato negativo tra le regioni. In Friuli Venezia Giulia, in attesa della prima dose, considerando pure gli amministrativi, è il 10,9 per cento della platea contro una media nazionale che si ferma al 2 per cento.
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