Quarant’anni fa la strage di Larissa Oggi Aviano ricorda i suoi figli caduti

L’autobus dei Danzerini si ribaltò in Grecia: sette le vittime Così il Messaggero Veneto raccontò quei tragici eventi

donatella schettini

aviano. «Sette friulani sono morti e altri 20 sono rimasti feriti in una sciagura accaduta ieri mattina in Grecia sull’autostrada Salonicco-Larissa: il pullman, che trasportava i danzerini del gruppo Federico Angelica di Aviano, è uscito dalla carreggiata forse a causa dell’asfalto bagnato, capovolgendosi. Dei 30 a bordo è rimasto illeso soltanto Dario Zanette, presidente del complesso folcloristico, che era diretto a Creta per un festival internazionale».

Così il Messaggero Veneto il 25 maggio del 1979 annunciava la sciagura di Larissa, l’incidente stradale costato la vita a cinque appartenenti del gruppo folcloristico e ai due autisti. Oggi, a quarant’anni dalla tragedia, Aviano ricorda la tragedia, una ferita ancora aperta nella comunità.

Era da poco passato mezzogiorno di quarant’anni fa quando la moglie di Dario Zanette, Luisa, era arrivata in municipio trafelata per parlare con il sindaco Luigi Gant. Poco prima aveva ricevuto la telefonata dal marito: le aveva comunicato che pullman su cui viaggiava il gruppo era uscito di strada e che c’erano morti e feriti.

La notizia si era diffusa immediatamente in tutto il paese e i familiari dei danzerini erano subito accorsi in municipio per avere notizie dei loro cari. Il sindaco Gant si era messo in contatto con il consolato italiano di Salonicco.

Poche ore dopo era stato comunicato il tragico bilancio: 7 morti e 20 feriti, di cui due gravi. Nell’incidente hanno perso la vita Lorella Fabris, 19 anni, Roberto Basso, 24, Antonio Genuardi, 42, Mario Volpe, 50, Sergio De Paoli, 51, e gli autisti Roberto Frattolin, 34 anni, di Fiume Veneto e Adriano Babuin, di 30 anni di Porcia.

Alle 14 si era riunita la giunta comunale. «È stato dato mandato al sindaco – si legge nel giornale dell’epoca – di recarsi immediatamente sul posto, interessante il comando americano e italiano del vicino aeroporto perché mettesse subito a disposizione un aereo».

Poche settimane prima ad Aviano c’era stata la visita del Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Prima di congedarsi, il suo segretario, Antonio Ghirelli, aveva detto al sindaco: «Se c’è bisogno di qualcosa chiamami». Così ha fatto il primo cittadino e alle 19 dall’aeroporto di Aviano era partito alla volta di Larissa un Dc 9 presidenziale con a bordo il sindaco, il parroco don Giacomo Tesolin e un funzionario dell’Atap.

«Quando li ho visti lì – racconta Dario Zanette – mi sono messo a piangere perché ho capito che non eravamo più soli».

Grazie al Comando americano, alla volta della Grecia era anche partito l’aereo ospedale delle basi Usa in Europa per i feriti gravi, mentre da Pisa era partito un C 130 dell’Aeronautica militare per riportare a casa le bare con i morti, accompagnate dal parroco e dal sindaco.

«Essere tornati a casa tutti in 48 ore – racconta ancora Dario Zanette – è stato un miracolo, fatto dalla nostra gente e grazie alla collaborazione della base e dell’Aeronuatica».

I funerali delle vittime si celebrarono in piazza Duomo il 27 maggio. Per l’anniversario il Comune di Aviano e quello di Larissa hanno stretto un gemellaggio ed è stata data la cittadinanza onoraria al dottor Nikolaos Kontoyannis, che aveva prestato aiuto agli avianesi all’epoca.

Oggi alle 18.30 in Duomo la messa in ricordo delle vittime celebrata da don Giacomo Tesolin, che aveva celebrato i funerali, e da don Franco Corazza. Sono stati invitati tutti i gruppi folcloristici della regione. Al termine della cerimonia è previsto una cerimonia nella sede del gruppo. Domani (sabato) i danzerini andranno in tutti i cimiteri dove sono sepolte le vittime per deporre un mazzo di fiori. –

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto