Pujati, arriva la “divisa” Una felpa per gli studenti

SACILE. Tutti in divisa nel liceo Pujati con la prima felpa d’istituto. Ieri, nella festa di fine anno che anticipa di tre giorni lo stop alle lezioni, è stata indossata da 335 ragazzi con professori. Ottimismo, energia a fiotti e spazi “free” in un giorno di scuola speciale per band e creativi emergenti pronti ai ritmi della “zumpa” nel parco Balliana. Il palinsesto ha acceso il verde ai concerti e show.
La felpa Pujati. Sole a picco e la felpa bianco rossa sarà sfoggiata nell’annata 2014-2015. «È un simbolo di identità – ha spiegato Veronica Gava, rappresentante di istituto –. Ci riconosciamo in un liceo che abbina una grande tradizione al futuro. Venti euro per indossarla e abbiamo cercato la soluzione meno costosa». In principio era stata la media Centro storico di Pordenone, nel 2009, a lanciare l’uniforme di istituto: il liceo Leopardi-Majorana si è allineato e il “dress code” ha contagiato Sacile. Dopo la felpa, si annunciano t-shirt e tute: tutto da discutere nell’anno scolastico che verrà. L’idea della divisa piace anche ai professori: prenotazioni in corso per la classe docente che veste sportivo.
Il valore. «Sarà un simbolo di appartenenza al nostro istituto, come capita negli altri Paesi europei – dicono gli insegnanti –. I ragazzi hanno apprezzato l’ipotesi e anche i rappresentanti dei genitori sono convinti dell’uniforme». L’ipotesi si è concretizzata e il dirigente Aldo Mattera ha approvato, con il consiglio di istituto, le scelte dei ragazzi. Due i vantaggi della felpa in classe: azzera le differenze sociali tra gli studenti “griffati” e non, con il valore aggiunto della comodità. Nessun segnale sullo zainetto e accessori con il logo del Pujati: il problema è rinviato per i ragazzi.
Il Pujati. Il prossimo “dress-code” sarà per bidelli, tecnici e amministrativi con gli insegnanti, alla maniera anglosassone? Scherzi a parte, il liceo vive una seconda giovinezza. Numeri alti di matricole contate alla chiusura delle iscrizioni: 188. Uguale 9 o 10 prime classi negli organici provvisori nell’istituto sul viale Zancanaro. I numeri potrebbero aumentare a 200 e oltre, con gli arrivi estivi. Un successo e si fanno i conti sulle scelte di un’utenza mista, pendolare all’80% dalla cintura friulano-veneta. Tripletta di prime classi per l’indirizzo linguistico che sfida la crisi e agguanta i sogni di futuro “all’europea” degli adolescenti sui banchi. Nello scientifico due classi prime assicurate. L’opzione scienze applicate, scienze sociali e l’economico sociale tirano dritto, consolidando gli indirizzi.
Chiara Benotti
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