Pubblica un saluto fascista Facebook “oscura” Sartor

ZOPPOLA. Facebook ha bloccato per trenta giorni Gianni Sartor, candidato a sindaco di Zoppola con Autonomia responsabile-Con Tondo per Sartor. Il motivo? Un’immagine pubblicata dall’autonomista sul social, foto in cui è ritratto assieme al consigliere comunale di Pordenone, Francesco Ribetti, e a Ferdinando Polegato, poliedrico e discusso attivista politico, assurto alle cronache più volte per le sue ormai famose imitazioni di Mussolini, cui somiglia non poco. Quest’ultimo, nello scatto, ha il braccio destro alzato, ovvero sta facendo il saluto fascista. Sartor, nel postare l’immagine, aveva specificato il proprio pensiero, scrivendo di essere contrario «a braccia tese e pugni chiusi», ovvero a fascismo e comunismo, ideologie ritenute dal candidato sindaco estreme.
La foto, però, non è passata inosservata ai “censori” del social: alla base della sospensione da Fb, quasi sicuramente, c’è la segnalazione di un utente. «In piena campagna elettorale – dice Sartor – il blocco è chiaramente una cattiva notizia, in particolare per un candidato come me, estremamente attivo sui social. Per fortuna, alcuni amici mi aiuteranno nel portare avanti la campagna elettorale ugualmente attraverso questa forma».
Il candidato di Ar, quindi esprime un’opinione sull’autore della segnalazione. «Mi complimento col “guardone” che è all’origine di questa situazione: mi sorge il sospetto che sia uno di quelli che, sempre assenti sulla rete, si fanno (non) vedere in prossimità delle elezioni – afferma –. Mi sembra evidente che l’episodio si commenti da solo, soprattutto in considerazione del fatto che avevo specificato, postando l’immagine, di essere contrario a comunismo e fascismo. Fare apologia di quest’ultimo, in Italia, è reato: per come la penso io, dovrebbe essere così anche per l’ideologia comunista».
Sartor, successivamente, fa riferimento alla sua connotazione autonomista. «Non posso sicuramente essere accusato di essere un estremista di destra: sono un autonomista, porto avanti tale linea e promuovo una posizione che punta a valorizzare il territorio. Se da questo fatto non fosse scaturito un evidente danno di comunicazione per la mia campagna elettorale, mi verrebbe da sorridere di fronte alla pochezza, alla bassezza, all’inconsistenza di taluni individui. Non mi meraviglierei, infine, se l’autore della segnalazione comparisse in immagini mostrando il pugno chiuso. Che tristezza».
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