Provincia, Bortolotti il più ricco. Ecco dove investono i consiglieri LE CIFRE

Pordenone, pubblicate la dichiarazioni dei redditi consegnate quest’anno. Zanusso (Fli) chiude la classifica. Padovese (Pd) scalzato dalla vetta, Ciriani sesto. Padelletti aumenta i guadagni nonostante la crisi

PORDENONE. Il pasdaran leghista, Enzo Bortolotti, scalza dal vertice dei consiglieri provinciali più ricchi il capogruppo del Pd, Michele Padovese, primatista l’anno precedente. Finisce così il duello dei redditi, reso pubblico, in base alle norme sulla trasparenza, dall’ente intermedio. Sotto la lente le dichiarazioni consegnate quest’anno, relative al 2012, di presidente, giunta e consiglieri. In fondo alla classifica l’ex leghista e attuale consigliere di Fli, Alessandro Zanusso.

I Paperoni. Al primo posto, per l’appunto, l’ex sindaco di Azzano Decimo che ha dichiarato un imponibile di 125 mila 106 euro (l’anno scorso non aveva presentato la rendicontazione nei termini di legge). Di professione dentista, all’epoca era anche vice presidente di Autovie Venete. In seconda posizione il manager Electrolux, Michele Padovese, capogruppo del Partito democratico, con un imponibile di 109 mila 307 euro, in flessione rispetto all’anno precedente.

Terzo gradino della classifica per Fernando Padelletti, consigliere forzista, commercialista e revisore dei conti: l’appannaggio annuo è stato di 92 mila 405 euro, il 50 per cento in più dell’anno prima, segno che la crisi non l’ha toccato, anzi. New entry è il consigliere del Pd, Antonio Piffaretti, che ha preso il posto di Giorgio Zanin, eletto deputato: 29 mila 78 euro di reddito.

Le ultime file. Chiude la graduatoria il consigliere di Fli, Alessandro Zanusso (5 mila 272 euro di reddito imponibile), titolare della Friul truck sales di San Quirino nonché amministratore della Zm service.

Segue di poco la consigliere del Pd, Rita Bragatto, mentre al terzultimo posto c’è l’ex assessore alla Cultura dell’Udc, Giuseppe Bressa, pensionato, che ha dichiarato un reddito di 18 mila 406 euro.

La giunta. Il presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, è solo sesto, con un imponibile di 75 mila 780 euro. Meglio di lui, nell’esecutivo, il suo vice, Eligio Grizzo, militare in pensione, che ha dichiarato 78 mila 844 euro.

Distanziati Giuseppe Verdichizzi, agente immobiliare (62 mila 93 euro), l’imprenditore Antonio Consorti (54 mila 570) e l’Udc Nicola Callegari (48 mila 409).

Il patrimonio. Il presidente Ciriani ha investito in fondi Allianz e Pim, oltre a essere amministratore della C2f e avere quote nella società D-tel. Il capogruppo del Pdl, Renzo Francesconi, ha investito in titoli di Stato dell’Argentina e in obbligazioni della Bcc, mentre Antonio Marinelli, capogruppo forzista, ha acquistato partecipazioni Patagonia gold e obbligazioni Mediobanca.

Fondi, obbligazioni e Btp nel patrimonio di Angelo Masotti, leader di Libertà civica, mentre è nutrito il portfolio di Padelletti: azioni di Milano assicurazioni, Banca Popolare di Milano, Risanamento ed Enel. Se la cava bene anche Padovese, avendo diversificato in titoli Allianz, Pim, Carm fd patrimoine, Eurizon, Friuladria, Mediobanca, Intesa, oltre che in varie sicav.

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