Prostituzione, imprenditore nei guai

Obbligo di dimora per un 57enne di Sacile, accusato di sfruttamento di quattro donne. La difesa: chiariremo tutto dal gip
Udine 06 Marzo 2014 puttantur Copyright e Foto Press - Massimo Turco
Udine 06 Marzo 2014 puttantur Copyright e Foto Press - Massimo Turco

SACILE. Un imprenditore agricolo di Sacile, Renato Nadal, 57 anni, è stato indagato per sfruttamento della prostituzione e sottoposto all’obbligo di dimora. Su richiesta del pm Matteo Campagnaro, che coordina l’inchiesta della Squadra mobile, il gip Roberta Bolzoni ha emesso la misura cautelare nei confronti del sacilese. Secondo il giudice sussisterebbe il rischio di reiterazione del reato. Il provvedimento del giudice è stato notificato dalla polizia lunedì.

«Chiariremo tutto dinanzi all’autorità giudiziaria – ha dichiarato l’avvocato Luigi Ravagnan, legale di fiducia dell’indagato – nel corso dell’interrogatorio di garanzia». L’indagine della Squadra mobile, guidata dal dirigente Silvio Esposito, è partita l’anno scorso. Si è sviluppata attraverso intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti.

Alle perquisizioni hanno partecipato anche la Squadra mobile di Treviso, Gorizia e Conegliano. Secondo gli investigatori, l’agricoltore sacilese avrebbe sfruttato la prostituzione di quattro donne italiane, sulla cinquantina, che esercitavano il mestiere in alcuni appartamenti in provincia di Pordenone.

Le prostitute adescavano i clienti in locali notturni a Portogruaro e Conegliano, in un cinema a luci rosse fuori provincia, ma anche per strada. Su un sito internet specializzato in escort e noto nell’ambiente pubblicizzavano la loro attività. Il giro di clienti era molto vasto.

Alcune di loro ricevevano in casa fino a sei o sette clienti al giorno. Bussavano alla loro porta uomini di ogni estrazione sociale ed età, anche più giovani di loro. Tutte e quattro le prostitute avevano, infatti, dai cinquanta anni in su. Se alcune esercitavano il mestiere da tempo, altre invece avevano intrapreso la professione di recente, indotte dai problemi economici.

Il costo delle prestazioni? Variabile, a seconda del tempo e delle tiplogie. Per le proposte più particolari le donne potevano chiedere 200 o 300 euro. Secondo la ricostruzione della Squadra mobile l’imprenditore agricolo sacilese le avrebbe accompagnate, a bordo della sua automobile, nei locali notturni e nei cinema a luci rosse, una alla volta e avrebbe consigliato loro anche come comportarsi con i clienti. Poi avrebbe atteso la conclusione della prestazione e le avrebbe riportate nuovamente a casa.

La polizia è persuasa che il 57enne sacilese abbia fornito alle donne anche supporto logistico, mettendo a disposizione uno dei suoi appartamenti a Sacile alle donne. Gli inquirenti ritengono inoltre che l’uomo abbia agevolato le prostitute nella loro attività. In base alle risultanze dell’indagine, non ancora conclusa, l’uomo avrebbe consigliato loro anche creme, abbigliamento succinto e approcci.

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