Prostituta a 16 anni ma non li dimostrava Assolta una donna

E’ caduta l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile per una donna accusata di avere gestito una sorta di casa di appuntamenti in via Auronzo, a Roraigrande: i giudici d’appello hanno...
20061011 - PONTEDERA - ROMA - POL - SCIOPERO AVVOCATI: CAMERE PENALI, ADESIONE MASSICCIA. Toghe di magistrati poggiate su alcune sedie di un'aula del tribunale di Pontedera (Pisa). Una ''massiccia adesione'' sta caratterizzando il primo dei tre giorni di astensione dalle udienze indetti dall' Unione delle Camere Penali Italiane ''per difendere la parte relativa alla distinzione delle funzioni della riforma dell'ordinamento giudiziario e l'assetto culturale della professione forense''. Lo rende noto Giunta dell' Unione, recentemente rinnovata sotto la presidenza di Oreste Dominioni, che esprime ''grande soddisfazione per l'adesione totale alle battaglie ideali dell'avvocatura penale''. FRANCO SILVI - ANSA - I51
20061011 - PONTEDERA - ROMA - POL - SCIOPERO AVVOCATI: CAMERE PENALI, ADESIONE MASSICCIA. Toghe di magistrati poggiate su alcune sedie di un'aula del tribunale di Pontedera (Pisa). Una ''massiccia adesione'' sta caratterizzando il primo dei tre giorni di astensione dalle udienze indetti dall' Unione delle Camere Penali Italiane ''per difendere la parte relativa alla distinzione delle funzioni della riforma dell'ordinamento giudiziario e l'assetto culturale della professione forense''. Lo rende noto Giunta dell' Unione, recentemente rinnovata sotto la presidenza di Oreste Dominioni, che esprime ''grande soddisfazione per l'adesione totale alle battaglie ideali dell'avvocatura penale''. FRANCO SILVI - ANSA - I51

E’ caduta l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile per una donna accusata di avere gestito una sorta di casa di appuntamenti in via Auronzo, a Roraigrande: i giudici d’appello hanno accolto ieri le tesi del difensore, l’avvocato Laura Ferretti, secondo la quale i clienti di una 16enne non avevano la percezione della minore età.

Il caso era scoppiato nel marzo 2007. La colombiana Diana Jari Minota, 37enne da tempo residente a Pordenone, era stata accusata di sfruttamento della prostituzione e sfruttamento di una prostituta minorenne di nazionalità rumena. La donna in primo grado era stata quindi condannata a 3 anni e due mesi di reclusione e a una multa di 8 mila euro.

La donna era stata indagata con una connazionale, che poi definì la propria posizione patteggiando la pena, dagli agenti della squadra mobile della questura di Pordenone. La vicenda giudiziaria ruotava attorno alla gestione di una casa di appuntamenti a Pordenone, in via Auronzo. Secondo quanto ricostruito a suo tempo dagli inquirenti, nell’appartamento della Minota e in quello dell’altra colombiana si prostituivano giovani rumene, tra le quali una minorenne. Le ragazze cambiavano ogni 10-15 giorni e il compenso per ogni prestazione partiva dai 100 euro. L’attività porto alla luce un giro di giovani clienti affezionati di ogni estrazione sociale, che ricorrevano ai favori delle giovani almeno due volte la settimana, non sapendo però, la loro età.

Ieri i giudici della corte d’appello di Trieste (Rifiorati presidente, a latere Ciriotto e Morelli) hanno assolto la 37enne dall’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile perché il fatto non sussiste. Per l’accusa di sfruttamento della prostituzione, è stata rideterminata la pena: 10 mesi e 20 giorni di reclusione, con la sospensione condizionale.

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