Prosegue l’ondata di vittime del Covid nel Pordenonese: altri dieci decessi nelle case di riposo

PORDENONE. Un elenco lunghissimo, quello dei decessi registrati in tre giorni, dalla vigilia di Natale a ieri in provincia, di persone positive al Covid-19. Ed è sempre più pesante il bilancio delle vittime: 10 solo quelli nelle ultime ore nelle case di riposo di San Vito al Tagliamento, 5, e Spilimbergo, 6.
Le vittime
All’ospedale di Spilimbergo è mancata Ida Dedor vedova Zambon di 91 anni di Dardago. Lascia la figlia e i parenti. I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Dardago. Ieri all’ospedale Santa Maria degli Angeli è mancato Paolo Campagnuta di 68 anni di Pordenone. Sono 5, come detto, le vittime alla casa di riposo di San Vito al Tagliamento. Era di Casarsa della Delizia Lucia Turco, 93 anni.
È mancata nella struttura Lina Zamparo, vedova Dazzan, di 92 anni. I funerali saranno celebrati martedì 29 alle 10 nella chiesa di parrocchiale di Bagnarola di Sesto al Reghena.
All’ospedale di Pordenone è morta Maria Pia Pegoraro di San Vito al Tagliamento, di 85 anni. Ieri si sono registrate altre due vittime che portano il numero dei morti nella struttura sanvitese, dall’inizio del contagio, a fine novembre, a 31. Altre cinque, invece le vittime nella casa di riposo di Spilimbergo (ne riferiamo a pagina 34).
Il giorno di Natale nel Pordenonese si sono contati 4 decessi. All’ospedale di Pordenone è mancato Angelo Praturlon, 86 anni, di San Vito. Della locale casa di riposo era ospite Onorina Sartori vedova de Campo di 93 anni, anch’ella sanvitese. I funerali si svolgeranno in forma privata.
Nel reparto di medicina dell’ospedale è morto un uomo di 87 anni di Pordenone, e a Sequals alla “Casa dell’Emigrante C. e A. Carnera” una donna di 94 anni del paese. La vigilia di Natale sono stati sette i decessi registrati nella Destra Tagliamento per i quali era stata riscontrata la positività al Covid 19.
Rita Lucia Volpe, 83 anni, originaria di Rauscedo, risiedeva nella casa di riposo della città del mosaico: è morta giovedì mattina all’ospedale di Pordenone. Ospite della struttura per anziani e deceduto il 23 dicembre al Santa Maria degli Angeli Gerardo Kegozzi, 86 anni, di Spilimbergo.
Originario di Mereto di Tomba, giovedì 24 dicembre è mancato anche Gianni Ferino, 82 anni, domiciliato nella casa di riposo di Spilimbergo. Due i deceduti a Porcia: una donna di 82 anni e un uomo di 79; a Montereale è mancato un novantenne, a San Vito al Tagliamento una 94enne e, infine, a Pasiano è deceduta una donna di 89 anni.
Vinto dal Covid il bersagliere Giacomo Vecchio, 80 anni, da giorni ricoverato all’ospedale di Pordenone. Era Iscritto alla sezione di Pordenone da molti anni e faceva parte dello “zoccolo duro” del sodalizio. Generoso e collaborativo partecipava con passione alle tante attività bersaglieresche e di volontariato. Lascia la moglie Bruna e tre figli. Abitava a Palse di Porcia. La sezione dei bersaglieri ha inteso esprimere le più sentite condoglianze ai familiari.
La parrocchia di Sant’Agostino a Pordenone piange il diacono Mario Ferrari, deceduto il 22 dicembre all’ospedale cittadino. Avrebbe compiuto 81 anni martedì. Nato a Cavarzere era stato ordinato diacono permanente nel 2000. Pranoterapeuta e prestigioso acquerellista, oltre che in parrocchia si dedicava alla visita dei malati all’ospedale cittadino. «Un uomo di grande sensibilità – affermano gli amici diaconi – ed enorme disponibilità ad ascoltare».
La situazione
All’ospedale di Pordenone non c’è alcun segno di inversione di tendenza. I ricoveri nei reparti Covid del Santa Maria degli Angeli sono sempre attorno ai 150 a cui si sommano quelli di Spilimbergo, sopra 20. Sono mediamente dai 160 ai 170 i posti letto occupati a causa del Covid nelle strutture AsFO (azienda sanitaria Friuli Occidentale).
Una situazione che da diverse settimane registra dai 15 ai 20 ricoveri al giorno. Conseguenza di questo è che i reparti delle Rsa di Sacile e Maniago e quello di Spilimbergo sono sempre pieni. Difficile, infatti, che un paziente Covid dopo il ricovero all’ospedale di Pordenone possa andare a casa direttamente, ma ci vuole qualche giorno in una struttura intermedia.
Un lavoro enorme per il personale dei reparti, medici e operatori sanitari, che sono chiamati a far fronte a questa continua emergenza. Personale che non ha potuto contare su una pausa in queste festività natalizie. —
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