Promosedia in liquidazione Resteranno marchio e funzioni
Promosedia è in liquidazione. Con voto unanime l’assemblea dei soci ha approvato la proposta di liquidare la Spa, che sarà assorbita all’interno della Camera di Commercio di Udine. Rimarranno comunque marchio, sede e funzione di promozione.

MANZANO.
La ristrutturazione di Promosedia è ufficiale: la società di promozione è posta in liquidazione. Con voto unanime l’assemblea dei soci ha approvato la proposta del Cda di liquidare la Spa, che sarà assorbita all’interno dell’Azienda speciale I-ter (Imprese e territorio) della Camera di Commercio di Udine, la quale detiene già circa il 72% della società consortile. Rimarranno comunque il marchio, così come la sede sul territorio, nonché la funzione di promozione. Nessuno stravolgimento, rassicura Matteo Tonon: si continuerà il medesimo percorso ma sotto l’egida dell’ente camerale, secondo un accordo condiviso da tutte le categorie.
Una decisione che è frutto di un’intenzione manifestata oltre 6 mesi fa dallo stesso presidente di Promosedia, riflessione poi recepita da Da Pozzo. I primi sentori della necessità di un’evoluzione Tonon li aveva già manifestati al Salone della sedia, «in virtù – spiega – della mutata contribuzione da parte della Regione».
Ma un consorzio privato ha dei costi fissi difficilmente sostenibili senza aiuti regionali (i soci non versano quote). «Erano venute a mancare due importanti fonti di sostentamento – chiarisce Tonon -: le risorse regionali, appunto, per l’attività di promozione, e il Salone internazionale della sedia, capace di generare una componente di ricavi capaci di coprire e spese generali della struttura».
Da un lato, dunque, la biennalizzazione della fiera priva Promosedia di un’importante risorsa, dall’altro la Regione cambia le normative in merito ai contributi, e questo proprio in un momento storico in cui il Distretto della sedia ha bisogno urgente di una promozione straordinaria, «di una comunicazione che valorizzi i tanti elementi positivi che ancora esistono nel distretto - continua Tonon -, ossia la sua storia, la cultura, la tradizione».
La metamorfosi di Promosedia, visti i cambiamenti in atto, era perciò altrettanto necessaria: «La sua trasformazione vuol essere un forte segnale della Cciaa e delle categorie per far capire come sia importante garantire al Distretto il proprio ente di promozione, pur in assenza di risorse private, in virtù di una nuova progettualità che vede investire gli imprenditori, come è avvenuto con il Floating Chairs a Milano».
La singolare installazione sui Navigli, in occasione dello scorso Salone di Milano, delle sedie friulane, prive di connotazione - il marchio che doveva passare era il “Made in Friuli” e non le singole aziende -, è stato un’apprezzata indicazione della volontà di fare sistema. Un primo, inedito orientamento che avrà ovviamente bisogno di supporti economici per poter continuare il percorso intrapreso.
Ma vediamo in cosa consistono i primi cambiamenti della società: il Cda si è trasformato in comitato di indirizzo gestione, che ha visto riconfermata la fiducia da tutti i sui membri. Il gruppo di lavoro della nuova Promosedia partirà dall’analisi delle necessità di promozione per poi avviare progetti concreti, «e ora che siamo in Camera dobbiamo riuscire a canalizzare le risorse», aggiunge Tonon.
Rosalba Tello
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