Professionista non versa i contributi: finisce agli arresti domiciliari

Un consulente gemonese deve scontare 5 mesi e 10 giorni per irregolarità nella gestione di 25 mila euro di ritenute
Tommasini-Trieste-Tribunale
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GEMONA. Non ha versato le ritenute previdenziali per un importo complessivo di circa 25 mila euro, relative alla propria attività professionale. Per questo motivo Giorgio Del Fabro, consulente di Gemona e professionista molto noto nel territorio montano, si trova agli arresti domiciliari nella propria abitazione.

L’ordine di carcerazione, emesso dai giudici della Corte d’Appello, è stato eseguito nella mattinata di ieri dai Carabinieri della stazione di Gemona, che hanno notificato il provvedimento al professionista, titolare di uno studio avviato in piazza Garibaldi. Del Fabro, che era già stato giudicato, dovrà scontare ai domiciliari 5 mesi e dieci giorni, secondo quanto disposto dalla Corte d’Appello in esecuzione della pena divenuta ormai definitiva.

Del Fabro non aveva versato 25 mila euro di ritenute previdenziali e assistenziali, dovuti per l’attività del proprio studio e relativi all’esercizio dell’anno passato. In sede di elaborazione degli stipendi mensili i datori di lavoro, o i professionisti, alla determinazione dell’imponibile contributivo ed al calcolo delle ritenute previdenziali ed assistenziali (contributi obbligatori) gravanti sulla retribuzione dei dipendenti sono tenuti a versare tutte le ritenute operate, insieme agli oneri, a carico del datore di lavoro.

Il contributo è calcolato in percentuale sullo stipendio mensile e va a determinare l’ammontare della pensione e del trattamento di fine servizio o di fine rapporto.

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