Prof senza arretrati: in 120 aspettano i soldi da quattro anni

SACILE. Arretrati in ritardo per oltre 120 ex insegnanti pensionati a Sacile e nell’area liventina.
«Da quattro anni sono pensionato: attendo il Tfs, cioè la buonuscita e gli arretrati del nuovo contratto 2022». Il caso di P.G. è uno tra tanti, in città: bidelli, insegnanti, tecnici e amministrativi hanno il conto corrente aperto.
La pensione arriva regolare, ma gli arretrati hanno un ritardo quadriennale, dicono allo sportello sindacale Uil. La media dei pensionati nel settore dell’istruzione nell’area liventina oscilla da 30 a 40 all’anno.
«Gli uffici dell’Inps sono sottorganico e smaltire le pratiche sugli arretrati dei pensionati è una sfida». Mauro Agricola, presidente della commissione Inps e sindacalista Uil ha spiegato il caso.
«Ci sono soltanto un paio di addetti alle pratiche pensionistiche – ha precisato –. Per velocizzare le istruttorie i calcoli delle prestazioni, per liquidare subito i compensi dal primo mese di quiescenza degli interessati. Le lungaggini capitano per la revisione e verifica che viene fatta a mano. La revisione di tutte le pratiche non è meccanizzata».
Tempi lunghi per i carichi di lavoro pesanti e le pratiche da smaltire aumentano nei faldoni. «Un caso particolare è stato quello di una pensionata da tre anni con il blocco della pensione – ha raccontato Agricola –. Mancava un documento e spesso gli intoppi nascono nel passaggio da un’amministrazione all’altra: per esempio dalle scuole all’Inps o dalla sanità all’istituto».
Gli uffici di Pordenone assicurano i pagamenti celeri delle pensioni. «Sempre trattamenti provvisori per i primi anni – ha sottolineato il presidente della commissione Inps –. Capita che le verifiche sulle prestazioni si cumulino sull’arco di quattro anni: la segnalazione da Sacile è una conferma del sotto organico».
Il sindacato Uilpa ha anticipato il potenziamento dell’organico 2024 negli uffici Inps. «Il rinforzo per gli uffici pordenonesi sarà di almeno sei addetti – hanno precisato –. In tutto 42 in regione e questo potrebbe essere decisivo per risolvere anche i casi segnalati nell’area di Sacile».
La Cgil ha confermato il problema degli arretrati. «I pensionati a Sacile sono una delle categorie colpite dall’aumento dell’addizionale Ipef comunale nel 2022 e dalla tassazione locale e nazionale – ha ricordato lo Spi-Cgil –. Il carico dell’imposta è un peso massimo: per oltre l’83 per cento ricade sulle spalle di pensionati e lavoratori dipendenti.
Oltre 1,2 milioni sul totale delle entrate all’anno sono il carico fiscale di una fascia di popolazione che non nuota nell’oro»
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