Prof nuda sul web: l'ufficio scolastico apre un'indagine

Lei: "E' stato un hacker, sporgerò denuncia". Ma il caso non finisce qui e arriva fino ai vertici scolastici

Professoressa nuovamente nella bufera per foto osè. A seguito della pubblicazione delle immagini, l’Ufficio scolastico ha aperto un fascicolo per verificare il comportamento della docente.

Anna Ciriani è cascata dalle nuvole: «Sono stata vittima di un hacker e per questo nel pomeriggio andrò in Questura e presenterò denuncia contro ignoti per aver violato i miei profili sui social network».

Secondo Ciriani il suo profilo Twitter sarebbe stato violato da un hacker, che ha twittato scatti privati e oltretutto datati, accompagnandoli con un invito a seguire le sue presunte performance alla Fiera erotica del Salento che si terrà a fine mese.

«Non so chi possa aver fatto – ha dichiarato Ciriani – una cosa del genere, ma io non parteciperò alla Fiera del Salento in qualità di ospite. Le immagini che mi ritraggono sono vecchie e comunque sono state immortalate in contesti privati dove ognuno di noi può fare ciò che vuole».

La professoressa non esclude che l’autore del “cinguettio” incriminato possa essere un ammiratore. «Ho tanti fan – ha ammesso – e può darsi che qualcuno abbia usato immagini private che aveva già a disposizione perché acquisite anni fa».

Intanto ieri le fotografie compromettenti sono state cancellate dal profilo ufficiale della professoressa. La dirigente dell’Istituto di Pordenone dove Anna Ciriani presta servizio ha fatto sapere di essersi limitata a informare le autorità competenti.

Senza entrare nel merito della vicenda, la dirigente ha precisato che non spetta a lei verificare i profili social degli insegnanti e che esistono istituzioni deputate proprio a queste verifiche.

Riguardo agli accordi sottoscritti al termine della precedente vicenda –divenne un caso nazionale nel 2009 quando foto piuttosto esplicite della professoressa finirono sul web – la dirigente scolastica ha osservato che «appartengono alla sfera privata del rapporto professionale con la scuola e comunque fanno riferimento a quando la docente era in servizio in un altro istituto».

Allora le istituzioni scolastiche, dopo vivaci polemiche, avevano disposto che la docente avrebbe potuto continuare a insegnare, a patto che non comparisse più in pose erotiche.

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