Prof “inventore”: ecco il porta zaino

È un dispositivo che si applica alla bicicletta. E addio al “peso” della cultura per gli studenti

SACILE. Schiena libera dal “peso” della cultura: a scuola si va in bici con lo zaino sul portapacchi. Pardon, porta-zaino da quando il professore “pitagorico” Pino Parrilla l’ha inventato e brevettato, per 2 mila studenti di Sacile e 18 mila in provincia. I ragazzi delle scuole professionali come l’Ipsia Della Valentina, potrebbero sperimentarlo nei laboratori di meccanica. «Togliamo lo zaino dalla schiena e sistemiamolo sul porta-zaino».

Il consiglio del docente-inventore, che da Pordenone diffonde soluzioni alle scuole provinciali, sfonda una porta aperta: quella anti-scoliosi. Le prove-salute hanno dimostrato che il peso massimo tollerabile di uno zaino è il 10% del peso dello studente. Questa soglia è spesso sorpassata: in prima media e superiori si supera con uno zaino standard di 10 chili.

«Nel normale utilizzo della bicicletta, lo zaino adoperato per il trasporto di libri e materiale didattico oppure di altri oggetti, viene solitamente trasportato sulle spalle del ciclista – Parrilla ha controllato nelle strade di Sacile e Pordenone –. La schiena è gravata di un peso extra alla colonna vertebrale. Questo si verifica perché i portapacchi di cui sono corredate le biciclette, non permettono un agevole posizionamento e fissaggio dello zaino pieno di libri».

La soluzione è a portata d’idea. «Per ovviare a tale inconveniente, ho realizzato un porta-zaino per bicicletta che permette di sostenerlo in una normale posizione verticale. Estensibile e richiudibile, in modo da poter essere impiegato anche come un portapacchi». E addio al mal di schiena e alle cervicali, a 18 anni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:scuola

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto