Processo Autovie, sfilano i presidenti
È stata la giornata degli ex presidenti di Autovie Venete Spa Elia Valori e Michele Baldassi ieri per il processo per peculato, truffa, appropriazione di denaro pubblico che vede imputati a vario titolo Carlo Pietro Borsò, Cinzia Angelozzi e Claudio Prati (rispettivamente in qualità di presidente del Cda di ST Sistemi telematici Srl, consigliere di amministrazione di St e funzionario di Autovie Venete Spa)
Dinanzi agli avvocati difensori e a quelli di parte civile Virio Nuzzolese e Giuseppe Campeis, Valori ha inanellato una serie di «non ricordo». La sua era una testimonianza attesa in quanto fu presidente di Autovie dall’autunno del 2000 all’autunno del 2001, in una fase “calda” per la vicenda ST, in quanto in questo periodo era stata istituita una commissione che doveva trovare una soluzione al contenzioso creatosi tra ST e Autovie (che aveva sospeso molti pagamenti), contenzioso poi chiuso attraverso una transazione che preveva l’acquisto da parte di Autovie della partecipazione del 51% di Selesta in St. Proprio in relazione a questo il Pm Luigi Leghissa ha insistito a lungo muovendo anche contestazioni al teste. Baldassi, che fu presidente e amministratore delegato di Autovie Venete nella fase in cui venne costituita ST e dimissionario nel 1997 ha asserito di essere stato convinto della correttezza di tale procedura. ST era stata costituita nel 1996 per fornire ad Autovie software a materiale telematico in base ad un’espressa convenzione in cui venivano stabilite le modalità di fatturazione e di addebito dei costi. Partecipata al 51% da Selesta Holding Sp.a. (società del c.d. Gruppo Borsò) e al 49% da Autovie Venete Spa è stato sentito proprio in relazione alla costituzione della St
Il giudice Angelica Di Silvestre che ha presieduto il tribunale riunito in forma collegiale ha fissato per il 18 ottobre la prossima udienza.
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