Prima donna in Vespa nel 1954, a 96 anni rinnova la patente

MOIMACCO. Il dieci agosto ha compiuto (e degnamente festeggiato) 96 anni, qualche giorno prima aveva ottenuto, senza stupore, il rinnovo della patente per il prossimo biennio. La nonnina prodigio si chiama Derna Cosmar, classe 1922, originaria di Orzano di Remanzacco, ma residente a Moimacco dal 1947, data del matrimonio con il locale casaro Luigi Pontoni.
Superfluo dire, stanti le premesse, che l’anziana e arzilla signora goda di ottima salute: fisico vispo e riflessi pronti in barba all’età, tant’è che l’esame per il rinnovo del documento di guida è filato via liscio come l’olio, senza incontrare il benché minimo intoppo. La signora, del resto, aveva già fatto “scuola” tanto tempo fa: da sempre innamorata dei motori, fu la prima donna a Moimacco a guidare una Vespa, quando non solo nei piccoli centri ma pure in città il mezzo era ancora considerato prerogativa maschile. Era il 1954. La cosa fece notizia, ovviamente, anche perché Derna scelse un’entrata ad effetto, diciamo così, tuttora tramandata come aneddoto: proprio in sella alla Vespa nuova di zecca, infatti, sostituì il marito (impossibilitato a presenziare alla cerimonia perché impegnato sul lavoro) all’allora sentitissima benedizione dei carri agricoli e dei mezzi di trasporto, impartita annualmente dal parroco di Moimacco. La sua apparizione sulle due ruote lasciò i presenti a bocca aperta, poi scrosciò l’applauso, entusiastico, lunghissimo.
All’inizio degli anni Sessanta la moglie del casaro (di cui rimase vedova nel 1963) passò all’automobile, facendo pratica con la Fiat 600 di famiglia. Oggi Derna Cosmar, che iniziò a lavorare come sarta ad appena 11 anni, vive con una delle sue due figlie, Tecla, già assessore comunale a Moimacco. «È orgogliosa del rinnovo della patente – raccontano Tecla e la sorella Franca –: ama infatti essere indipendente nei suoi spostamenti. Ha da poco abbandonato la coltivazione dell’orto nella sua vecchia casa, dove si reca comunque spesso per dedicarsi a varie attività di manutenzione. E continua pure a fare dei lavoretti di sartoria per sé, cucendo sia a mano che a macchina».
Detto ciò, non meraviglia che sia proprio lei a sbrigare le faccende domestiche né, tanto meno, che le piaccia tenersi quotidianamente aggiornata sulle notizie dall’Italia e dal mondo.
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