Presto un occhio elettronico all’incrocio di Santa Caterina

Un occhio elettronico. Un lettore di targhe posizionato all’incrocio semaforico di Santa Caterina, notoriamente caratterizzato da un traffico incessante. Niente più scampo, dunque, per i furbetti che attraverseranno la direttrice da Campoformido a Udine e viceversa.
Assicurazione, collaudo, automobili o targhe rubate o manomesse sono tutte informazioni che finiranno direttamente al comando dei vigili urbani o ai colleghi presenti sul posto.
Si tratta dei dispositivi di ultima generazione in grado di aumentare la sicurezza e il controllo sul territorio ed entro ottobre anche Pasian di Prato si adeguerà al nuovo trend all’insegna della tecnologia.
Il costo dell’impianto, un varco di lettura doppio, si aggira intorno ai quindicimila euro e l’intervento, come spiega il vicesindaco Ivan Del Forno, «permetterà di fornire informazioni utili a tutte le forze dell’ordine per poter migliorare la situazione sicurezza, che si avvale così di un nuovo e utile supporto».
Nel frattempo, continua l’impegno sul controllo del territorio anche per i singoli cittadini con la possibilità di partecipare al bando per richiedere un contributo per l’installazione di impianti e di dispositivi di sicurezza nelle abitazioni.
Il contributo, chiarisce lo stesso Del Forno, è stato riconfermato e sul sito del Comune sono presenti le documentazioni allegate e i modelli di domanda, tutto il materiale necessario, quindi, per la presentazione della richiesta.
«Continua l’impegno dell’amministrazione comunale anche su questo fronte, a tutto vantaggio della sicurezza dei cittadini, ma la cosa fondamentale – ribadisce il vicesindaco con delega alla sicurezza – è continuare a promuovere la rete fra cittadini, segnalando senza perdere tempo soggetti o situazioni anomale alle forze dell’ordine».
Sono ammessi a contributo i sistemi antifurto, antirapina e antintrusione, i sistemi di videosorveglianza, porte e persiane blindate, grate e inferriate di nuova produzione e con le caratteristiche tecniche conformi alle norme vigenti, garantite per almeno due anni dalla data di installazione.
L’importo massimo di spesa – deve coincidere con un acquisto che rientri nel periodo dal primo gennaio al 30 novembre 2018, dunque a rimborso – ammesso a contributo è di tremila euro e rimangono esclusi gli interventi per spese inferiori a mille euro (iva inclusa e il costo della manodopera rientra tra le spese ammissibili).
Il contributo erogabile è pari al 50 per cento della spesa ammessa e non potrà dunque essere superiore a 1.500 euro e inferiore a 500 euro. —
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