Premariacco, spariti reperti romani

PREMARIACCO. Frammenti di vasi, ceramiche, suppellettili e tegoloni tutti risalenti all’epoca romana, sono tutti reperti che sono stati rinvenuti nella campagna di scavi archeologici del rudere della chiesetta di San Giusto di Premariacco, oggetto già da qualche anno sia di interventi di messa in sicurezza grazie a fondi regionali (48 mila euro), sia di scavi autorizzati dalla Sovrintendenza ai beni archelogici finanziati dal Comune. Adesso quei reperti custoditi in un locale del Comune sembrano svaniti nel nulla.
Furto? Il sindaco Rocco Ieracitano si dice scettico riguardo a questa ipotesi e pensa piuttosto a una disattenzione, a uno spostamento non registrato o anche a uno scherzo. «Anche perché – dichiara il primo cittadino – il valore monetario dei reperti è davvero esiguo (sul mercato varrebbero non più di 200 euro), ma il valore storico è importante anche perché permette di accertare la presenza romana sui nostri territori».
Il fatto è avvenuto negli ultimi tre mesi. Infatti, l’ultima volta che i reperti sono stati visti era lo scorso maggio, quando sono stati depositati negli archivi del Comune. Poi la scorsa settimana, a fronte di nuovi scavi, nel momento di depositare i nuovi reperti, la sgradevole scoperta. Il locali che li custodivano, sempre secondo quanto dichiarato dal primo cittadino, non risultano forzati, e soprattutto non sono stanze aperte al pubblico perché contengono documenti comunali e simili della storia del Comune.
Quindi la persona (o le persone) che li hanno spostati devono per forza aver avuto le chiavi. Da qui il sospetto – nonchè la speranza – che nei mesi estivi, quando per impiegare il personale dei lavori socialmente utili, tra le tante mansioni, erano state affidate anche la pulizia e il riordino dell’archivio, forse senza accorgersene qualcuno ha spostato le tre scatole contenenti i reperti.
«I frammenti – sottolinea il sindaco di Premariacco – erano contenuti in sacchetti numerati senza nessuna specifica sul contenuto. Un “profano” che si fosse trovato tra le mani questi materiali non avrebbe saputo qualificarli».
Dopo la scoperta della “sparizione” e le ricerche vane, l’ufficio competente ha sporto denuncia di “presunto” furto ai carabinieri della stazione di Premariacco, che stanno indagando sulla vicenda.
Ma gli elementi – pare – sono davvero molto pochi. Il sindaco Ieracitano si augura che questi reperti possano essere presto ritrovati. E invita chi avesse davvero voluto fare uno scherzo, o per un qualsiasi motivo sappia dire che fine abbiano fatto le scatole, anche in forma anonima, a darne notizia. Ieracitano, comunque, non dubita della correttezza dei dipendenti comunali, che – assicura – non sono mai stati accusati di nulla, né tanto meno delle persone impiegate nel Comune per borse lavoro o lavoratori Lsu.
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