Precipitato con l’ultraleggero, due indagati

In vista dell’autopsia, che sarà eseguita stamattina, il pm Federico Facchin ha inviato due avvisi di garanzia nell’ambito dell’indagine per omicidio colposo aperta sull’incidente all’aviosuperficie di San Stino di Livenza, in cui ha perso la vita Enos Gaiga, che avrebbe compiuto 54 anni fra un mese, pilota, costruttore e inventore di Vigonovo di Fontanafredda.
Sono stati notificati ieri alla psicologa Micaela Crisma e all’imprenditore Stefano Casonato, coppia residente a Portogruaro. Lei risulta come l’intestataria dell’ultraleggero, che ha acquistato usato da terzi, lui è il suo compagno, utilizzatore del velivolo, un Aeros a motore. Quella sera al campo di volo di San Stino Gaiga stava provando l’ultraleggero degli amici.
È bene precisare che l’iscrizione è un atto dovuto, da parte della Procura, a tutela degli stessi indagati. Interpellato, l’avvocato di fiducia della coppia Alessio Pagnucco ha dichiarato: «Siamo sereni, abbiamo fiducia nella magistratura».
Spetterà all’anatomopatologo Antonello Cirnelli, al quale è stata affidata la consulenza medico-legale, stabilire le cause del decesso. L’esame comincerà stamattina all’obitorio di Portogruaro.
Il pm Facchin ha fornito un quesito articolato al medico legale, proprio per sgombrare il campo da ogni possibile dubbio. Il dottor Cirnelli effettuerà i prelievi tossicologici, ricostruirà la dinamica esatta del decesso sotto il profilo anatomopatologico, indicherà quali sono state le lesioni mortali, se vi sia stato un intervallo lucido fra l’impatto e il decesso.
Solo a conclusione dell’esame autoptico il medico legale potrà escludere che il 54enne di Fontanafredda sia stato colto da un malore fatale in volo.
Al momento tutte le ipotesi investigative sono ancora aperte. La prossima settimana, invece, sarà conferita dal pm la perizia sulla dinamica dell’incidente all’ingegnere aeronautico di Torino Achille Mannini. Proprio al Politecnico Mannini si è laureato e ha ricevuto l’abilitazione professionale.
Il consulente dovrà accertare che cosa abbia provocato la caduta dell’ultraleggero: un errore umano, un’improvvisa avaria o un malfunzionamento. Mannini saggerà anche le condizioni del mezzo.
L’ingegnere potrà esaminare i resti del deltaplano a motore, posti sotto sequestro e passerà in rassegna anche i due video, molto brevi, di appena una manciata di secondi, che hanno immortalato l’incidente avvenuto a San Stino di Livenza martedì 4 giugno.
Gli esiti delle due consulenze tecniche saranno decisivi per fare luce sulla dinamica dello schianto. —
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