Precipita dall’albero della barca: morto
È successo alla Marina Planais di San Giorgio: la vittima è l’austriaco Franz Bodner, 59 anni. Il pennone si è spezzato

San Giorgio 19 Maggio 2017 Marina Planais © Petrussi - Bressanutti
SAN GIORGIO DI NOGARO. Un diportista austriaco, il cinquantanovenne Franz Bodner, è morto ieri nei cantieri nautici della Marina Planais, una darsena che si affaccia sul bacino dell’Aussa-Corno. L’uomo stava effettuando dei lavori di manutenzione sulla sua barca, una goletta a due alberi, ormeggiata nella marina della laguna maranese.
E si trovava proprio su uno dei due alberi quando questo è collassato, facendo rovinare l’austiaco sulla banchina in cemento. L’uomo, caduto da almeno una decina di metri, è morto sul colpo, sotto gli occhi della moglie. Inutili i soccorsi: i sanitari giunti sul luogo dell’incidente non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del diporista.
L’episodio è accaduto ieri, poco dopo le 13.30. Bodner, in compagnia della moglie, stava provvedendo alla sistemazione della sua goletta, battente bandiera austriaca, ormeggiata nella darsena della Marina Planais. Il cinquantanovenne stava procedendo alla manutenzione dell’albero di poppa dell’imbarcazione, il più basso dei due, alto in ogni caso 14 metri. Mentre armeggiava con le cime d’acciaio che assicurano il pennone allo scafo, lo stesso albero - forse ammalorato - è collassato all’improvviso: l’uomo, aggrappato al palo, è precipitato sulla banchina: il terribile volo e l’impatto con la superficie in cemento hanno causato la morte istantanea di Bodner.
Immediati sono scattati i soccorsi: nella marina sono giunti i sanitari del 118, con un’autoambulanza e, poco dopo, anche i carabinieri della stazione di San Giorgio di Nogaro e i vigili del fuoco del distaccamento di Cervignano. È stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso, atterrato a poche decine di metri dalla darsena. Un dispiegamento inutile: troppo gravi si sono rivelati i traumi riportati dall’uomo, che era arrivato in Friuli dall’Austria nei giorni scorsi. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro della goletta, di proprietà dello stesso Bodner: non è escluso che nei prossimi giorni vengano disposte perizie tecniche per accertare le cause che hanno portato al cedimento dell’albero.
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