Pozzuolo, in dubbio la permanenza Ersa a Villa Sabbatini

POZZUOLO. La comunità di Pozzuolo osserva con attenzione i movimenti, per il momento ancora teorici, attorno alla sede dell’Ersa.
Da alcuni mesi, infatti, è in corso una trattativa tra Fondazione Sabbatini, proprietaria dell’omonima villa in cui attualmente si trovano gli uffici dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, ed Ersa per rinnovare, rivedendola, la convenzione che consente all’ente d’aver base all’interno della storica dimora. Anzi, la Regione metterebbe sul piatto un investimento milionario per migliorare il sito.
«Non ci sono novità di rilievo», ha detto Mirko Enzo Bellini, dell’Ersa, che ha peraltro confermato l’intenzione regionale di intervenire direttamente per riqualificare la villa e potenziare di conseguenza l’offerta di servizi. La fondazione, per voce del segretario Ezio Pittioni, dal canto suo ha ribadito che il consiglio presieduto da monsignor Giulio Gherbezza «ha deliberato favorevolmente al prospettato intervento di riqualificazione generale del compendio di Villa Gradenigo-Sabbatini, come indicato dall’Ersa, al fine di concentrare in tale ambito le attività sperimentativo-agrarie con il recupero funzionale, statico e architettonico di un pregevolissimo complesso, che prima di ospitare l’Ersa è stato sede dell’istituto agrario Stefano Sabbatini».
La fondazione, inoltre, precisa che «il corposo intervento è ancora in fase di definizione» e che «lo studio dell’architetto Racanello di Udine è stato incaricato della progettazione da parte della Regione Fvg».
Insomma, la convenzione tra i due enti, anche alla luce delle intenzioni di investire da parte dell’Ersa, va rinnovata in tempi brevi. E soprattutto prima che, davanti alle difficoltà di trovare una formula per il nuovo contratto che vada bene a entrambi, l’agenzia stessa decida di lasciare la storica sede e trasferirsi in altro sito di proprietà regionale lontano da Pozzuolo.
Ed è questo a preoccupare popolazione e amministrazione: tra personale occupato all’interno della struttura, infatti, e indotto, la presenza dell’Ersa è un’importante fonte economica per Pozzuolo. Inoltre, è motivo di orgoglio e di prestigio per la comunità, soprattutto perché legata e abbinata alla secolare scuola agraria Sabbatini, elemento focale dell’agroalimentare friulano. Anche in questa fase di stallo, sicuramente non agevolata nello sblocco dall’imminente arrivo della tornata elettorale di aprile, si legge però la volontà di entrambe le parti di arrivare a una conclusione positiva, che riesca a conciliare le esigenze dell’Ersa che corre immersa nei tempi moderni, e la fondazione, che deve fare i conti con uno statuto e una tradizione che risale a fine ’800.
Simonetta D’Este
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