Poste Italiane fa dietrofront: no alle chiusure nei piccoli centri del Fvg

UDINE. Mantenimento di tutti gli uffici postali esistenti e installazione degli Atm Postamat nei centri privi di istituti bancari. Sono i due punti forse più importanti del decalogo di Poste italiane con i 10 impegni a favore delle comunità dei piccoli Comuni. Un servizio, quello garantito dalle Poste, essenziale e che nel recente passato ha sollevato le proteste di molti sindaci, del Pordenonese, della Carnia, delle Valli del Natisone, che si sono trovati da un giorno all’altro senza più l’ufficio dedicato a corrispondenza, pacchi e ritiro pensioni.
Adesso la mission di Poste vira in favore dei Comuni meno popolati, che anche in Friuli Venezia Giulia sono decine.. «In completa discontinuità con il precedente indirizzo aziendale - si legge nella nota dell’azienda - Poste italiane conferma, nel nuovo Piano industriale, il suo impegno a non chiudere più gli uffici nei Comuni con meno di 5 mila abitanti sostenendo così la crescita e lo sviluppo dei territori.
Nella sede centrale di Poste, all’interno della funzione Corporate affairs, viene istituito un ufficio dedicato a supporto dei piccoli Comuni, con un numero verde a cui gli amministratori potranno fare riferimento per richiedere informazioni e promuovere iniziative. Nei 254 piccoli Comuni senza Ufficio postale, nell’arco di un anno, verranno installati gli Atm per il prelievo automatico di denaro.
I circa 3.542 piccoli Comuni senza Atm, ma con Ufficio postale, potranno fare richiesta per l’installazione di uno sportello automatico. Negli stessi 254 piccoli Comuni, sarà garantita l’erogazione dei principali servizi postali attraverso la rete dei tabaccai e il servizio a domicilio dei portalettere, senza costi aggiuntivi. Il servizio Poste wi-fi è attualmente disponibile in 283 piccoli Comuni. Nell’arco del 2020, con un programma di investimenti specifico, il servizio sarà esteso a tutti gli ulteriori 5.007 piccoli Comuni non coperti.
Cassa Depositi e Prestiti e Poste hanno poi siglato una partnership per l’erogazione del servizio di Tesoreria ai piccoli Comuni. Cdp assicurerà la gestione delle “anticipazioni di cassa” nelle situazioni di temporanea carenza di liquidità; Poste garantirà la gestione di tutte le attività di incasso/pagamento e le verifiche di bilancio, attraverso un team di risorse qualificate e dedicate, la disponibilità di un Ufficio Postale di radicamento per le attività che richiedono la “presenza fisica” e l’accessibilità a tutta la Rete di Uffici Postali per le attività di incasso».
«Nuovi investimenti per ampliare la videosorveglianza all’interno e all’esterno degli uffici - aggiunge la nota - , in accordo con le forze dell’ordine, per rafforzare la sicurezza dei cittadini nei territori. Ben 1.379 uffici postali dei piccoli Comuni presentano a oggi barriere architettoniche.
Entro il 2020 verranno demolite oltre l’80% delle barriere. Al fine di promuovere l’utilizzo di beni e risorse aziendali per fini di solidarietà sociale e pubblica utilità, Poste Italiane ha individuato aree e immobili di proprietà, situati in piccoli Comuni, che saranno offerti ad uso gratuito, d’intesa con i Comuni, a beneficio della collettività. Inoltre, in coerenza con la sua missione sociale, Poste Italiane ha definito un piano di riqualificazione e decoro degli uffici, che vedrà la realizzazione di murales sulle pareti esterne degli Uffici e il rifacimento delle cassette postali nelle aree più disagiate dei piccoli Comuni. La copertura degli uffici postali, infine, sarà ampliata e garantita sulla base dei flussi turistici registrati».
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