Poste di nuovo in tilt Black out agli sportelli

UDINE. Di nuovo Poste Italiane in tilt ieri, per quasi tutta la mattinata. Code, e anche consistenti, si sono create in tutti gli uffici della città e della provincia, da quelli periferici a quelli più centrali, come testimoniavano le code di persone che si sono formate soprattutto durante le ore centrali della mattinata. Qualsiasi normale operazione era di fatto resa impossibile dal blocco totale, ancora una volta, del sistema informatico. Un blocco che ha reso vani tutti i tentativi degli impiegati di effettuare operazioni quali pagamenti, invio raccomandate, interventi sui libretti postali. E anche il ritiro dei famosi plichi del censimento. Anche per quelli infatti, gli addetti delle poste devono emettere una regolare ricevuta simulando di fatto tutte le operazioni che vengono effettuate, ad esempio, per la spedizione di una raccomandata.
Gli utenti si sono pertanto ritrovati di fronte a code e lunghe attese. Tali disguidi hanno impedito sia ai cittadini, che agli operatori delle Poste, di espletare i normali servizi connessi a tutto ciò che aveva a che fare con il sistema informatico.
Ancora una volta ad andare in tilt è stata la nuovissima rete che già a luglio aveva fatto saltare l’intero sistema di Poste italiane. Ieri però, come hanno sottolineato anche alcuni sindacalisti, la giornata non era di quelle a “bollino rosso”. Le scadenze per i pagamenti Inps erano già in scadenza lo scorso 10 ottobre. Mentre anche i termini di pagamento Inpdap si sono già esauriti nei giorni scorsi.
La data di ieri, dunque, non aveva nulla di particolare. Eppure, come già avvenuto ripetutamente quest’estate con blocchi al sistema durati anche numerosi giorni, ieri mattina è ricomparso l’incubo telematico. Un incubo all’inizio negato timidamente dagli stessi responsabili dei vari uffici postali, poi invece ammesso candidamente addirittura sul sito Internet delle stesse Poste Italiane.
E così dopo le 12 sul sito è comparso persino un comunicato ufficiale. «Poste Italiane comunica che in mattinata a causa di problemi di rete, gli uffici postali hanno avuto difficoltà all’apertura del servizio. I problemi sono stati prontamente risolti, riattivando progressivamente l’operatività: il funzionamento del servizio è regolare. Poste Italiane si scusa per gli eventuali disagi».
Ennesime scuse che in qualche modo, però, non hanno fatto star meglio nemmeno gli stessi lavoratori e impiegati del settore, come sottolineano gli stessi sindacati. «Ancora una volta - riflettono i vari rappresentanti dei lavoratori - il sistema informatico dell’azienda ha dato dei seri problemi. E ancora una volta a pagarne le spese maggiori sono stati i clienti, da una parte, e, dall’altra, gli stessi sportellisti».
Anche in città, infatti, nella stessa sede delle Poste centrali di via Vittorio Veneto, non sono mancati momenti di nervosismo, soprattutto tra le persone in attesa anche semplicemente di consegnare i moduli del censimento. Anche perchè più di qualcuno aveva già cercato di effettuare la stessa operazione in qualche ufficio più piccolo contando su un minor afflusso. Ma il problema al sistema informatico ha interessato i piccoli come i grandi uffici, non risparmiando nessuno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto