Posso andare nella seconda casa? Anche se è fuori regione? Cosa sappiamo sugli spostamenti e la zona rossa

UDINE. La questione è assai dibattuta e il sito del Governo (aggiornato solo nel primo pomeriggio di domenica, 14 marzo) non ha aiutato molto a fare chiarezza: si può andare nelle seconde case? Anche se si è in zona rossa o se è addirittura fuori regione? Ecco quello che sappiamo. 

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Il sito in aggiornamento
Come detto, per avere una risposta alla domanda è necessario consultare il sito delle Faq del Governo che però a lungo è stato fermo. Fino al primo pomeriggio di domenica, infatti, la domande più frequenti facevano riferimento al vecchio Dpcm del 2 marzo. Tutto il contrario, invece, come sappiamo dalla firma di Speranza. 

Venerdì, invece, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge Covid che di fatto sostituisce il vecchio decreto della Presidenza del consiglio dei ministri. La risposta ai dubbi più frequenti è arrivata solo oggi, con qualche giorno di ritardo e qualche interpretazione, a volte, sbagliata.  

Le seconde case
Tra i dubbi più frequenti c'è proprio quello delle seconde case, chiarito definitivamente ora dal Governo. La Faq recita cosi: "Dal 16 gennaio 2021, le disposizioni in vigore consentono di fare "rientro" alla propria residenza, domicilio o abitazione, senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette "seconde case". Pertanto, proprio perché si tratta di una possibilità limitata al "rientro", è possibile raggiungere le seconde case, anche in un'altra Regione o Provincia autonoma (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), solo a coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2.

Tale titolo, per ovvie esigenze antielusive, deve avere data certa (come, per esempio, la data di un atto stipulato dal notaio, ovvero la data di registrazione di una scrittura privata) anteriore al 14 gennaio 2021. Sono dunque esclusi tutti i titoli di godimento successivi a tale data (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione). Naturalmente, la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo. La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa (art. 2704 del codice civile) o, eventualmente, anche con autocertificazione. La veridicità delle autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato."

Cosa si può fare
L'interpretazione delle Faq quindi è questa: sì, si può andare nelle seconde case anche se in un'altra regione e anche se si vive in zona rossa. 

Chi può andarci
Il trasferimento verso una seconda casa è possibile solo per coloro che hanno un titolo per provare la proprietà o un contratto di affitto (basta una copia da allegare all'autocertificazione) e a condizione che la casa di destinazione non sia abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare del proprietario.

 

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