Portata in salvo una donna che si è trovata in difficoltà nella forra del Vajont

Ha sbagliato sentiero e non se la sentiva più, anche per l'arrivo del crepuscolo e per la stanchezza, di risalire, temendo di peggiorare la situazione e ha chiesto aiuto

ERTO E CASSO. Si è concluso poco prima delle 22 di domenica 8 ottobre l'intervento dei soccorritori della stazione Valcellina del soccorso alpino, accorsi con otto tecnici in val Vajont per aiutare la donna rimasta bloccata nella omonima forra.

L'escursionista, di 55 anni, residente a Portogruaro, aveva lasciato l'automobile al Passo di Sant'Osvaldo per imboccare prima il sentiero che da casera Cornet scende a casera Ferron e da lì ha imboccato la val Vajont seguendo una traccia nera di sentiero dismesso da molto tempo.

Il sentiero percorre la valle guadando in diversi punti il torrente a destra e a sinistra e ha perso l'ultima uscita, che l'avrebbe portata fuori proseguendo invece lungo la gola, che diventa sempre più profonda.

Quando si è resa conto dell'errore, non se la sentiva più, anche per l'arrivo del crepuscolo e per la stanchezza, di risalire, temendo di peggiorare la situazione e ha chiesto aiuto.

I soccorritori, con le coordinate fornite dalla Sores, si sono calati con corda doppia per 120 metri il più vicino possibile al punto della gola segnalato e l'hanno raggiunta, riportandola, sempre con l'aiuto delle corde, in salita nei tratti impervi fino a raggiungere la traccia di sentiero per proseguire a piedi fino alla strada.

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