Pordenone, sguardo sulla Grande guerra con il festival "Arlecchino errante"

PORDENONE. Prosegue a Pordenone L’Arlecchino Errante, festival che associa la Commedia dell’arte al teatro contemporaneo.
Da lunedì 9 a mercoledì 11 ottobre, appuntamento con la storia: a cento anni dalla rotta di Caporetto e della presa di Pordenone da parte delle truppe austroungariche e tedesche, il festival propone un’intensa performance di Claudia Contin Arlecchino ne “La guerra del poeta” dedicato all’esperienza bellica e poetica di Giuseppe Ungaretti nelle trincee della Prima guerra mondiale.
Ogni giorno, alle 19, lo spettacolo sarà proposto a un ristretto gruppo di spettatori alle scuole Gabelli di fronte alla lapide della Grande guerra che vi è conservata. La regia è di Ferruccio Merisi e i supporti video di Luca Fantinutti (prenotazione obbligatoria, biglietto 6 euro).
Claudia Contin Arlecchino in questo recital dà spazio alle sue corde e alle sue competenze meno comunemente considerate “arlecchinesche”, ma frutto di una ricerca artistica coerente.
Gli appuntamenti con l’Arlecchino Errante per questa settimana continuano mercoledì, alle 21, al convento di San Francesco con La gioia del corpo energetico, lezione aperta interattiva con Natalie Yalon, che sperimenterà col pubblico lo sviluppo del movimento esteriore del corpo per creare una vita interiore.
Il giorno seguente, giovedì 12, sempre alle 21, al convento di San Francesco sarà la volta di Identitats con la compagnia Rocamora Teatre. Lo spettacolo ha vinto il premio alla miglior opera drammatica nel Nanchong International Puppet Art Week Festival 2017: arriva dalla Catalogna questo appuntamento fatto da un uomo e da una marionetta, immersi in un contesto astratto e contemporaneo, con musica elettronica e ambientazione video-art.
Venerdì, doppio appuntamento: si inizia alle 18. 30 nella saletta incontri del San Francesco con la conferenza Giovanni Grasso o i miracoli della tecnica di Franco Ruffini, mentre alle 21 nella chiesa del convento andrà in scena lo spettacolo Vita straordinaria di don Giuanni Grasso con la compagnia Mandrake teatro, spettacolo non narrativo, un sogno dal vivo, una ridda di situazioni colorate sollevate e rivoltate dal vento dell’emozione.
Protagonista è un gruppo di talentuosi giovani attori al debutto, decisi a ripercorrere le tracce enigmatiche della vita di un eroe della loro città, Giovanni Grasso. Sabato alle 21, ci sarà ancora la compagnia Mandrake con La madre dei ragazzi all’ex convento che narra di Felicia Impastato, il cui figlio Giovanni, venne ucciso dalla mafia nel 1978.
La settimana si chiude col doppio appuntamento sabato 14 e domenica 15, mattina e pomeriggio, in centro, del Bubble street cirkus, spettacolo itinerante a cura di Palco Risciò.
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