Pordenone, poesie e murales per abbellire la città

Si comincerà con la parete del liceo Leopardi-Maiorana. Altri due progetti già messi in cantiere nel medio termine

PORDENONE. L’arte per rendere più bella Pordenone. L’idea è semplice: «Trasformare pareti rovinate e zone degradate della città attraverso poesie e disegni. Un modo per far rivivere la nostra città».

La spiega così il sindaco Alessandro Ciriani che, nell’ottica di una rigenerazione urbana, è al lavoro su alcuni progetti di murales in edifici pubblici. «Tre progetti sono già in cantiere – spiega –, altri potranno nascere nel tempo» anche in collaborazione con il privato se arriveranno delle istanze dal territorio.

Il primo progetto, che partirà a breve, avrà come “tela” la parete del centro studi. «Dopo aver sistemato il giardino e aver riportato la poesia della Cantarutti al suo posto – ricorda il sindaco – abbiamo deciso di trasformare tutta la parete della scuola con poesie e disegni.

Le poesie, che dovranno essere aforismi e pensieri comunque brevi, saranno selezionate in collaborazione con le scuole. Per quanto riguarda la parte grafica, invece, abbiamo già la disponibilità di alcuni disegnatori».

Il secondo spazio sul quale l’amministrazione vorrebbe realizzare un murale – «trattandosi di un’area privata dobbiamo prima avere l’autorizzazione del proprietario» – è la parete che si trova in viale Dante (tra l’autoscuola e la gelateria Artigiana), che in questi anni è diventata “lavagna” di scritte e poster.

«Anche in questo caso abbiamo avuto la disponibilità di un’artista che realizzerebbe l’intervento gratuitamente. Questo modello può essere applicato anche ad altre zone ed è un modo per abbellire la città a costi contenuti». Sul terzo progetto il sindaco per ora ha la bocca cucita: «Posso solo dire che è più ambizioso perché sarà realizzato in più anni e lo sta seguendo direttamente il consigliere Alessandro Basso».

Un’area ideale per i murales potrebbe essere il Bronx, che oggi purtroppo è costellato di scritte che con l’arte hanno poco a che fare (fatto salvo per qualche graffito) «Non trattandosi di edifici di nostra proprietà per ora abbiamo chiesto ai privati di tenere più pulite le aree di loro competenza».

Il primo murale in città, che ha sorpreso e fatto discutere, è stato il gorilla realizzato dal fumettista Davide Toffolo in vicolo delle Acque, un’opera che ha caratterizzato in modo unico il vicolo. L’idea dell’amministrazione è quella di abbellire la città sia con disegni che con poesie.

Anche questo elemento è proprio del dna pordenonese. Non a caso da alcuni anni il presidente del teatro Giovanni Lessio rilancia il progetto per fare di Pordenone la città della poesia e il festival Pordenonelegge, per primo, ha creato uno spazio ad hoc per la poesia .

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