Pordenone: notte fuori da scuola per riuscire a iscrivere i figli
Quello che dovrebbe essere un diritto garantito si trasforma in privilegio

PORDENONE.
Turni di notte e bivacco dei genitori davanti alle scuole, tra domenica e ieri, per le iscrizioni 2011-2012. Il caso estremo provinciale: venti ore di presidio di 30 mamme e papà in via Lozzetta, davanti al cancello della materna parrocchiale San Pietro di Cordenons. A Pordenone alle 4.30 si è sistemata con sgabello e lista di arrivo Giulia Simionato, una mamma pronta alla levataccia per prenotare i banchi ai due figli. Alle 5 erano in due, i genitori, e alle 7 la fila è entrata.
A Roveredo in Piano alle 3 la protezione civile ha aperto le porte della scuola in via Caiazzo a 45 genitori, con il problema che i posti liberi nella sezione d’infanzia erano solo una trentina. Assalto alle materne di Torre e Vittorio Emanuele, via Fiamme Gialle e Beata Domicilla in poche ore: 100 baby-scolari prenotati e iscrizioni aperte fino al 12 febbraio. «Vengo da fuori comune - ha confermato Giulia Simionato dopo tre ore di bivacco - e ho iscritto i figli alla materna Vittorio Emanuele e primaria Collodi».
In coda dalle 6.45 anche la nonna Luisa Fabbro. «A 70 anni - ha detto ridendo - si reggono bene due ore di fila». In via Lozzetta c’è stata una maratona: le famiglie hanno affittato una stanza dell’oratorio per tenere botta, nelle ore più fredde della notte. «Facciamo la ronda dalle 12 di domenica, per evitare sorpassi degli ultimi arrivati - hanno spiegato Andrea Giovannini, Denis Pilosio, Roberto Frater e Nada Caprioli -. Presentiamo la domanda e poi andremo al lavoro». All’una di notte erano una quindicina. «Nelle statali dell’infanzia – hanno detto – i nostri figli sarebbero in lista d’attesa e l’orario lungo 7.30-17.30 della scuola paritaria ci sembra fatto su misura».
I numeri provvisori.
Boom di 152 neo-iscritti nel primo circolo e altri 86 nel terzo: numeri in movimento e lunedì prossimo, 17 gennaio, aprirà lo sportello anche il secondo circolo. «I genitori non devono passare le ore notturne in fila, nel primo circolo - ha raccomandato la dirigente Loredana Marcuz dalle Gabelli -. Tra i criteri di punteggio non c’è l’ordine di arrivo». Tante richieste per la scuola dell’infanzia di Torre (38), Vittorio Emanuele (24) nel primo circolo, via Fiamme Gialle (24) e Beata Domicilla (15) nel terzo. «Nel 2010 c’era il 30 per cento di casi di doppie e triple iscrizioni - ha ricordato la dirigente Stefania Mamprin nella IV Novembre -. Invitiamo i genitori a scegliere un’unica scuola. I posti ci sono e faremo il bilancio-iscritti in febbraio». Il rischio delle liste di attesa è nelle sezioni d’infanzia. Nelle primarie prevale la domanda di tempo-scuola a 30 ore con due rientri settimanali.
Plessi senza tagli.
Corsa alle iscrizioni dei genitori, con il panico della razionalizzazione. «I plessi di Pordenone non si chiudono: non ci sono strutture alternative». L’assessore comunale Giannantonio Collaoni ha blindato i circoli didattici 2011-2012 opponendosi al ribaltone. «Rimane tutto com’è - ha detto Collaoni -. L’Ufficio scolastico regionale ha chiesto al Comune di applicare una norma del 1998: la chiusura dei plessi con meno di 10 classi. A Pordenone è tecnicamente impossibile. Dove troverebbero aule, i bambini?». «Tante famiglie chiedono di inserire bambini di 2 anni e mezzo, gli anticipatari, nelle materne - ha rilevato Sonia D’Aniello, fondatrice del Comitato genitori cittadino -. Non ce la fanno a pagare le rette dei nidi comunali».
Nel plesso di via Beata Domicilla stanno frequentando alcuni “under 3”, ma i nati nel 2009 non hanno la priorità. «Chiediamo sezioni “primavera” nelle statali - ha concluso D’Aniello -. Con la crisi, sono cambiati i bisogni delle famiglie».
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